di Pina Ferro
“…..perchè quello è un uomo di merda proprio….io sono andato da quello…questo Tonino qua ….era uno che stava con me tanti anni fa…si è rubato un miliardo di lire e tutto cose…questo pezzo di merda…Questo cornuto ha usato me per incularsi a quel cristiano, a quello delle mozzarelle”.
Da accusato a vittima. L’ex collaboratore di giustizia Giovanni Maiale, capo dell’omonico clan camorristico, arrestato insieme all’imprenditore Gianluca La Marca, amministratore di fatto del caseificio “Tre Stelle” con sede in Eboli, ed al direttore dell’Agenzia delle entrate Emilio Vastarella, continua a ripetere di essere stato raggirato e usato solo per mettere con le spalle al muro La Marca. La versione dei fatti, fornita sia agli investigatori in sede di interrogatorio che ai familiari nel corso del primo colloquio avuto in carcere con la moglie e le figlie è completamente diverse da quanto poi denunciato dall’imprenditore Battipagliese Antonio Campione. Fu proprio a seguito della denuncia di Campione che prese il via l’inchiesta che si concluse, nel febbraio scorso, con l’emissione delle ordinanze di custodia cautelare. Incredulo e senza parole, così si mostra “Giovanniello” Maiale alla moglie ed alle due figlie giunte da fuori regione, presso il carcere di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Raccontando ai congiunti quanto accaduto Giovanni Maiale fornisce una versione dei fatti completamente opposta rispetto a quella denunciata agli investigatori da Campione. “questo qua…a papà…anni addietro mi rubò un miliardo di lire…ha rubato i soldi miei quando io sono andato in carcere…poi cosa ha fatto…questo bastardo…andò da Pampanella (n.d.r il riferimento è al fratello Raffaele Maiale detto anche Nuccio Pampanella)…e andò a dire ai uagliuni che mi voleva far uccidere addirittura…tanto comandate voi disse…Antonello me lo disse ed io l’ho perdonato…”. Poi ai familiari, il detenuto spiega come sono andati i fatti: “…questo bastardo mi chiamò lui a me…perchè mi vide in macchina…mi riconobbe…però io non lo riconobbi…era troppo vecchio…Ma questo cornuto mi fece un cenno con la mano e dissi vicino al ragazzo che mi accompagnava di fermarsi un attimo perchè lo volevo salutare….. Lo saluto e ci fermiamo a parlare…Don Giovanni non è vero che vi volevo uccidere ….i ragazzi di Pampanella vi hanno detto delle bugie ….Va bene Tonino oramai è acqua passata…Tonino io lavoro non ci sono problemi …E tu Tonino che stai facendo? Niente don Giovà…Va bene Tonino ci vediamo . Ci salutammo, ci baciamjmo e me ne andai……Andai dal figlio e mi fermò un’altra volta e mi disse che c’era un asta …che c’era quello delle mozzarelle …se lo conoscevo o non lo conoscevo…oh questo delle mozzarelle è uno grosso a papà… è uno che sta pieno di soldi …e io allora per comprarmi la simpatia sua..questo qua chiese se lo conoscevo o non lo conoscevo ….perchè era interessato ad un terreno”. Giovanni Maiale, sempre durante il colloquio con i familiari, agli stessi racconta, anche, che Antonio Campione in un successivo incontro con Maiale disse: “Non vi fate vedere più qua…mi hanno chiamato alla Dia…in Procura…”. Poi alla figlia minore dice: “Ha fatto una merdata….Io non ho tradito la fiducia vostra e nemmeno la fiducia della magistratura….”. E poi ricorda ancora: “Poi la cosa bella….in quello altro incontro che facemmo… no …disse vicino a me… Don Giovà non vi preoccupate… in qualche modo… un po’ di soldi ve li faccio anche rientrare …dissi…Tonino non ti preoccupare ormai è acqua passata…. Quando quello mi disse che c’era l’asta…e quell’altro era interessato anche lui… io subito feci la pensata… pensai… ora sai che faccio? …ora chiedo il piacere a Tonino … faccio chiedere la cosa a quello … in modo che me lo metto già… hai capito?”. “Ma poi la cosa bella… no è che io in tutta questa storia ….perchè ci ho guadagnato qualcosa?…Non è che ci ho guadagnato 100 euro… non è che ci ho guadagnato 1000 euro… io ho guadagnato …hai capito? Non è che dice… io …questa cosa… perchè… che ne so ho guadagnato 3000 euro… no… io non ho guadagnato nulla…”.
..in quello altro incontro che facemmo… no …disse vicino a me… Don Giovà non vi preoccupate… in qualche modo… un po’ di soldi ve li faccio anche rientrare …dissi…Tonino non ti preoccupare ormai è acqua passata…. Quando quello mi disse che c’era l’asta…e quell’altro era interessato anche lui… io subito feci la pensata… pensai… ora sai che faccio? …ora chiedo il piacere a Tonino … faccio chiedere la cosa a quello … in modo che me lo metto già… hai capito?”. “Ma poi la cosa bella… no è che io in tutta questa storia ….perchè ci ho guadagnato qualcosa?…Non è che ci ho guadagnato 100 euro… non è che ci ho guadagnato 1000 euro… io ho0 guadagnato …hai capito? Non è che dice… io …questa cosa… perchè… che ne so ho guadagnato 3000 euro… no… io non ho guadagnato nulla…”.