Di Pina Ferro
Morì dissanguato a seguito di un incidente sul lavoro avvenuto nello scalo portuale di Salerno. Per il decesso di Lino Trezza il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Salerno ha rinviato a giudizio Antonio Autuori, presidente della cooperativa unica lavoratori del porto e quindi datore di lavoro della vittima; Agostino Gallozzi, presidente del Cda della Salerno container Terminal spa, insieme a Ermanno Freda responsabile del servizio di prevenzione e protezione, Gioacchino Turdo comandante della motonave Repubblica Argentina di proprietà della Grimaldi Deep Sea, gli ufficiali di coperta Aniello Zabatta (primo ufficiale) e Cristopher Cansancio (terzo ufficiale) e l’addetto alla collocazione e posizionamento dei container a bordo della motonave, Alessandro Scarfò. Questi il prossimo 11 dicembre compariranno dinanzi al giudice della terza sezione penale del Tribunale di Salerno, Di Filippo. Stralciata la posizione di Emanuele Grimaldi e Diego Pacella della Grimaldi Deap Sea per difetto di notifica. Gli atti della Grimaldi Deap Sea sono stati rinviati al sostituto procuratore Roberto Penna per la nuova notifica e la nuova richiesta di rinvio a giudizio. I familiari del 34enne morto nello scalo salernitano il 22 novembre del 2016 si sono costituiti parte civile attraverso gli avvocati Arnaldo Franco e Antonia Trezza. Nutrito il collegio difensivo composto dagli avvocati Agostino De Caro, Francesco Saverio Lauro, Cesare Fumagalli, Luigi Condoluci, Marco Esposito, Fabio Cadeddu, Giuseppe De Santo.Nonostante la volontà delle parti di risarcire il danno alla moglie, figlia e familiari di Lino Trezza, al momento ancora nulla è stato fatto. Lino Trezza, autista della coop lavoratori del porto (Culp) era alla guida di un trattore portuale (il tug master) e trasportava a bordo di una motonave un carico di container quando si consumò la tragedia. Lino Trezza, a seguito dell’incidente morì dissanguato nel giro di pochi minuti per la recisione dell’arteria femorale sinistra. Trezza, operaio portuale tra i più esperti, era a bordo del suo muletto speciale per trasbordare da un ponte all’altro due container pieni di marmo su una rampa bordo nave. Trezza, alla guida di un trattore portuale a cui era agganciato un semirimorchio con un carico di 64 tonnellate, salì a bordo della motonave per dirigersi verso il ponte sottostante dove scaricare la merce e alla fine della discesa impattò con il paraurti contro un contaniner sul quale era poggiato e non regolarmente vincolato un altro container che, a causa dell’urto, fece accartocciare la cabina del trattore le cui lamiere lacerarono l’arteria femorale sinistra dell’operaio che morì per la copiosa emorragia.