di Andrea Pellegrino
Sono tre i seggi di Salerno città caduti sotto i colpi di Nicola Zingaretti. Tre seggi simbolo nel fortino di Vincenzo De Luca che, nonostante la mancata partecipazione al voto, ha sostenuto Maurizio Martina in questa campagna congressuale. Zingaretti vince anche nel seggio del quartiere Carmine, quello della famiglia De Luca, oltre che al Polo Nautico e in quello allestito nella sede del Partito democratico di via Manzo. I dati finali sanciscono, comunque, la vittoria di Martina a Salerno città: arriva un po’ oltre il 57 per cento ma in provincia va decisamente peggio con l’ex ministro che si ferma alla soglia del 50 per cento. Altri tempi quelli del primo Bersani e dei successivi Renzi. Stavolta Vincenzo De Luca ha puntato sul cavallo perdente e la conseguente prova di forza pare non sia andata come si sperava. Al punto che tra i primi a commentare la vittoria di Zingaretti c’è stato proprio Vincenzo De Luca, atteso per l’intera giornata al seggio del quartiere Carmine. In provincia il presidente del Lazio strappa un 44 per cento. Una percentuale mai ottenuta in questo territorio da uno sfidante della corazzata deluchiana. Vince a Cava de’ Tirreni, a Fisciano (dove era sostenuto dal consigliere regionale Tommaso Amabile), a Battipaglia ed in altri molti comuni, a partire da Vietri sul Mare, fino a Cuccaro Vetere ed altri municipi a sud della provincia. Tutt’altra storia al regionale dove le aspettative della vigilia si sono verificate con l’elezione di Leo Annunziata alla guida dem della Campania.
I DATI
Quasi 5500 gli iscritti e i simpatizzanti che si sono recati nei sedici seggi della città di Salerno mentre nell’intera provincia i votanti alle primarie di domenica sono stati quasi 29mila.
A SAPRI VINCE GIACHETTI
Vince nell’ultimo comune a sud della provincia di Salerno, Roberto Giachetti che ottiene 246 preferenze su 362 voti complessivi; 93 i voti che sono andati a Zingaretti e 15 a Martina. Qui l’ex radicale era sostenuto direttamente dal sindaco Gentile.
LA SORPRESA FILIPPELLI
Oltre alla scontata affermazione del sindaco di Poggiomarino, Leo Annunziata, sfiora il 20 per cento Armida Filippelli, sostenuta in provincia di Salerno dall’ex consigliere regionale Anna Petrone. La Filippelli, secondo i dati, distanzia notevolmente Umberto del Basso de Caro – sostenuto dall’ex senatore Alfonso Andria – che si ferma al 9,5 per cento a Salerno città e raggiunge il 12,8 per cento in provincia.
LE REAZIONI
«Il successo di Zingaretti – spiega Tino Iannuzzi – è stato possibile con l’impegno appassionato di tutti i candidati nelle nostre tre liste, il contributo fattivo di tanti amministratori locali e dirigenti di partito, la così ragguardevole mobilitazione spontanea di tantissime persone, che al Governatore del Lazio hanno voluto affidare la costruzione di una alternativa di governo seria, competente e credibile. Pertanto abbiamo necessità di realizzare una nuova stagione nel partito, con una unità leale e convinta, una comunità vera che condivide valori fondamentali, con un confronto permanente, una collegialità che metta al centro il rapporto costante con i territori e le difficoltà delle persone. Un partito – prosegue l’ex deputato Tino Iannuzzi – che, consapevole degli errori compiuti, non si chiude in se stesso e promuove un campo aperto, inclusivo, allargato di forze, sensibilità diverse, rispettoso di tutte le opinioni, capace di sintonizzarsi con i molteplici movimenti spontanei che in questi mesi si sono costituiti con coraggio ed incisività per contrastare le politiche scellerate del Governo giallo-verde». Anche il sindaco di Salerno Enzo Napoli ha commentato le primarie di domenica: «Salerno ha risposto molto bene: circa 5.500 elettori si sono recati ai seggi.
La Federazione Pd, il segretario, i tanti militanti e volontari hanno fatto un eccellente lavoro organizzativo, capillare, diffuso, per consentire l’espressione di un voto politicamente consapevole caratterizzato da una grande regolarità. Con questi risultati hanno vinto il Partito Democratico nella sua interezza, le oltre trentamila persone che sono andate a votare nei seggi, la democrazia. Un milione e ottocentomila votanti alle primarie sono un successo democratico, sicuramente utile anche all’Italia. Sta riprendendo corpo una compagine di democratici che guarda ad una società accogliente, libera, aperta, democratica. Una società che lavora e lotta per i diritti e per il lavoro, quello vero. Dobbiamo andare – conclude il sindaco Napoli – nei quartieri, tra la gente, nei luoghi di lavoro e riprendere il dialogo con i territori e farlo con grande umiltà, senso di responsabilità e apertura mentale».