di Filippo Attianese
Tra qualche rinvio e pochi nuovi elementi prosegue il lavoro della Procura Federale sui fatti relativi al derby del 10 Novembre. Nella giornata di ieri gli investigatori della Federcalcio hanno ascoltato tre calciatori, Danti, Cremaschi e Jara Martinez ed il tecnico in seconda dei molossi, Fusco; si va alla ricerca di una falla nella versione dei tesserati rossoneri che continua ad essere sempre la stessa, quella di non aver affrontato la partita con la condizione psicologica e fisica adeguata per quanto accaduto nelle ore e nei giorni precedenti al match. Rinviati, invece, due interrogatori molto importanti, quelli del direttore generale Pavarese e del presidente Benevento: entrambi saranno ascoltati nell’ultimo giorno di indagini, quello del 17 Dicembre, quando saranno presenti in Procura anche l’arbitro Juan Luca Sacchi ed il commissario di campo Tommaso Galatino. Ma intanto qualcosa comincia a trapelare dagli uffici della Procura Federale e per la Nocerina non si profilano buone notizie sul fronte deferimenti. Palazzi, che finora non ha assistito agli interrogatori ma li ha solamente coordinati, sembra intenzionato a deferire la società rossonera non solo per l’articolo 1, violazione della lealtà sportiva, ma anche per l’articolo 7, quello che prevede l’illecito sportivo e che potrebbe portare all’esclusione dei molossi dal campionato di competenza. I suoi investigatori stanno lavorando in questo senso anche se questo non comporterà automaticamente l’incriminazione della Nocerina per entrambi i capi d’accusa. Proprio in quest’ottica, comunque, sarebbe arrivato il rinvio dell’udienza di Pavarese che sarà ascoltato solo dopo l’arbitro ed il commissario di campo, probabilmente nel tentativo di raccogliere maggiori elementi possibili a carico della Nocerina. E chissà che gli ultimi interrogatori non siano curati in prima persona proprio dal super-procuratore, intenzionato ad utilizzare la linea dura nei confronti della Nocerina. Va comunque sottolineato un aspetto; per quanto i deferimenti possano essere severi l’ultima parola sarà sempre della Commissione Disciplinare Nazionale e non è da escludere che anche le richieste più dure possano evaporare come una bolla di sapone.