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Una foto a sua insaputa? Salvini è stato crocifisso nei giorni scorsi per l’istantanea con l’ultras milanista condannato per droga. non andrebbe meglio all’altro vice premier Luigi Di maio che non è molto fortunato con gli scatti. La foto che vediamo a lato lo ritrae con la famiglia Belmonte di altavilla Silentina, patria tra l’altro del deputato Cosimo adelizzi che pare avesse un bar a Borgo Carilla che poi ha venduto. il capostipite dei Belmonte si chiama Umberto, detto “Celentano” arrestato anni fa per traffico di droga nella piana del Sele. Era il 2011 quando scattò il blitz che lo portò in carcere insieme ad altre 18 persone per quella la procura Di- strettuale antimafia salernitana, di- retta dal procuratore Franco roberti, riteneva una organizzazione crimi- nale dedita al traffico internazionale di stupefacenti che si riforniva in Germania ed olanda per poi approv- vigionare il mercato della droga nel Salernitano, nel reggino e nel Cata- nese. E che aveva basi operative anche a Eboli e Battipaglia.reato per cui Umberto Belmonte fu condan- nato a circa tre anni con il rito del patteggiamento,condanna poi con- fermata in Cassazione. La foto in cui la famiglia Belmonte si immortala con Luigi Di maio è del 2016, e fu scattata a misano adriatico. Secondo alcune indiscrezioni ci sarebbe al- meno un altra foto in cui i due sono ritratti ma essendo il profilo Fb di Belmonte è bloccato non è stato pos- sibile controllare. i rapporti soprat- titto con il figlio, titolare di un catering, sono molto buoni. il vice premier andava spesso alle gare della BmW ospite dello stesso mario Bel- monte che ha curato. tra l’altro sia la cena di raccolta fondi per amatrice sia, tramite Luigi, per la festa di San rocco a pomigliano d’arco, il pranzo sospeso per i poveri. partecipazioni che avrebbero visto anche la compa- gnia di altri esponenti locali dei Cin- que stelle. ovviamente incontri e partecipazioni del tutto lecite. Una questione di opportunità, si direbbe per utilizzare un linguaggio tanto caro ai grillini. resta sullo sfondo un’amicizia consolidata con mario Belmonte, titolare dell’azienda, ma è strano che lo stesso Di maio, forse poco fortunato con i genitori in questo periodo, non fosse a conoscenza dei trascorsi del padre del suo amico e della sua condanna per un reato così grave.