«Ho reagito nel modo sbagliato» - Le Cronache
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«Ho reagito nel modo sbagliato»

«Ho reagito nel modo sbagliato»

di Francesco La Monica

Novità sull’aggressione avvenuta sabato scorso all’esterno del Liceo Alfano I di Salerno. Stando a quanto dichiarato ieri mattina da Roberta, una delle due ragazze coinvolte, nel corso dell’assemblea straordinaria, sarebbe stata lei, con uno schiaffo, a provocare la reazione di uno dei militanti di Forza Nuova. «All’inizio della discussione, io ed Anna, in tono pacato, abbiamo semplicemente detto a queste persone di non essere d’accordo con le loro idee – ha spiegato Roberta – Subito dopo, tra un saluto romano e l’altro, hanno iniziato ad offenderci, rivolgendoci frasi ingiuriose come “Siete delle zecche” e “Puzzate”. A quel punto li abbiamo invitati ad andarsene, ma uno di loro è venuto verso di me e, muso a muso, continuava ad offendermi. Impaurita da questa situazione, ho reagito nel modo sbagliato provocando l’aggressione del ragazzo, avvenuta con calci e pugni». Ma non sarebbe finita qui. Sempre secondo il racconto di Roberta, un altro attivista di FN presente quella mattina, il 35enne di Montoro, invece di prestarle soccorso o conforto, avrebbe detto alla ragazza, ancora scossa per l’aggressione subita: «E adesso cosa fai, piangi pure? Ti sta bene. E’ questo che ti meriti». Per ora, l’accaduto non è stato denunciato, nonostante l’ecchimosi sotto l’occhio sinistro riportata dalla ragazza, ma resta al vaglio della magistratura. «Viviamo in tempi di difficile partecipazione democratica, in cui lo spazio del dialogo viene sempre più spesso ridotto a quello degli slogan urlati – ha dichiarato la preside del Liceo Alfano, Elisabetta Barone- Credo che la scuola, oggi più che mai, abbia il compito di creare lo spazio della partecipazione, delle parole dette e ascoltate, che poi diventano azioni».Presente all’assemblea anche il sindaco Vincenzo Napoli: «Il dialogo è alla base della democrazia, e va favorito, incrementato e sollecitato, a patto che siano sempre ben saldi quei valori che non sono negoziabili. Bisogna comunque ricordare che la nostra Carta Costituzionale fa espresso divieto dell’apologia del fascismo. Va bene il dialogo, anche nelle forme più dure, ma a patto che si neghi sempre e comunque ogni forma di violenza». In conclusione, il sindaco ha rivolto un messaggio ai rappresentanti di classe presenti in Aula Magna, invitandoli a considerare la scuola come una palestra di vita e di cultura. Sull’episodio è intervenuta anche l’Assessora di Salerno alle Politiche Giovanili Mariatita Giordano, membro della commissione pari opportunità di Anci: «Salerno da sempre é la città dell’accoglienza ed accadimenti di tale bassezza sono lontani anni luce dai nostri cittadini. Per questo motivo credo che ci troviamo di fronte a piccoli focolai antidemocratici e repressivi che vanno spenti ed arginati subito. Le ragazze aggredite hanno la solidarietà e la vicinanza del nostro sindaco e di tutta l’amministrazione comunale».