"Mecenati del XXI secolo": c’è anche la salernitana D’Amico - Le Cronache
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“Mecenati del XXI secolo”: c’è anche la salernitana D’Amico

“Mecenati del XXI secolo”: c’è anche la salernitana D’Amico

di Red.Cro.

Sono campani i “Mecenati del XXI secolo”. Bruxelles assegna quest’anno il prestigioso riconoscimento al programma Elite di Borsa Italiana per “Rivelazioni”, progetto di mecenatismo diffuso e di partnership tra privati e istituzioni culturali dedicato nell’ulitma edizione al Museo di Capodimonte. Grazie all’accordo tra Borsa Italiana e l’Advisory Board del Museo presieduto da Giovanni Lombardi con il progetto “Rivelazioni”, nove aziende del programma Elite (Cartesar, D’Amico D&D Italia, Epm, Graded, Pasell, Protom Group, Tecno, Temi e un donor anonimo) hanno finanziato quest’anno il restauro di sette capolavori che verranno restituiti alla piena fruizione da parte del pubblico. Una delle chiavi di successo dell’iniziativa è la “Valorizzazione”. Infatti non si tratta solo di restaurare e conservare opere d’arte ma anche farle “vivere” dando la possibilità alle aziende che le restaurano di organizzare attività che diano visibilità, valore e importanza al restauro. Per rafforzare l’impegno nel mondo dell’arte è stato poi creato uno spazio espositivo, Borsa Italiana Gallery (Big), nella sede di Borsa Italiana a Milano in cui ospitare opere d’arte tra cui quelle restaurate nell’ambito di “Rivelazioni”. Si tratta di “pop-up museum” (definizione di James Bradburne, Direttore della Pinacoteca di Brera) che vuole essere un punto di incontro tra arte e finanza. Big è una vetrina al di fuori delle sedi museali, per sensibilizzare ai temi legati all’arte e alla cultura la community finanziaria. L’opera “Adorazione” di Michelangelo Anselmi è già stata esposta presso Big, restaurata grazie al contributo di E.P.M., azienda entrata in Elite nel 2012 e certificata dal 2015, consentendo così a un pubblico nuovo e più ampio di apprezzare la collezione del Museo. Le altre opere sono in corso di restauro e saranno esposte a Milano ove le condizioni del dipinto lo consentano. “Fare mecenatismo nel XXI secolo significa impegno, etica e responsabilità sociale d’impresa che devono coniugarsi nella promozione della crescita del territorio in cui si opera – commenta Vito Grassi, amministratore unico di Graded e presidente di Confindustria Campania- . Va in questa direzione la mission di Graded che ha aderito al progetto Rivelazioni di Borsa Italiana nella convinzione che investire in cultura per un’azienda significa partecipare in maniera diretta alla crescita socioeconomica del Paese. L’Italia ha uno dei maggiori patrimoni artistico-culturali del mondo che, per essere preservato e promosso all’esterno – in una fase in cui è sempre più difficile reperire risorse e gli investimenti sono ben al di sotto della media europea – ha bisogno di nuove sinergie tra privato, pubblico ed enti culturali. Occorre “fare sistema” per valorizzare la creatività italiana, attraverso una progettualità innovativa, integrata, sostenibile, attenta al territorio e all’ambiente”.