Un esercito di volti e voti, quello che il centrosinistra sta preparando per le elezioni amministrative del prossimo maggio a Sarno. E’ Giuseppe Canfora il one-man show di un Pd sempre più debole a livello nazionale, ma radicato a livello locale: la prova del nove per l’uscente presidente della Provincia sarà proprio il voto del prossimo 31 ottobre, dove sarà chiamato in causa il suo successore designato dai vertici dei dem, Michele Strianese. Intanto Canfora a Sarno abbraccia i suoi e stringe le fila: le liste sarebbero quasi al completo e la folla fuori alla porta del sindaco uscente è più corposa che mai. In primis, a strizzare l’occhio al leader dei dem è Giovanni Montoro. Nei giorni scorsi Montoro ha presentato un “nuovo” format politico senza simboli e senza partiti, “Un progetto in Comune”. Presentandosi alla città come un volto nuovo, Montoro fa capire quasi chiaramente che per il suo “progetto” è “in Comune” con Canfora. Peccato però che nella barca del leader di Rete Libera ci siano anche i vecchi protagonisti dell’amministrazione Mancusi, un boomerang per entrambi in caso di matrimonio tra ex. Le dure parole di Montoro – pronunciate finora -su quante sono le criticità in città perderebbero il loro peso se poi il suo santino elettorale finisse sotto l’aureola di Canfora e supportato dagli ex di centrodestra. Eppure il ramoscello di ulivo sarebbe facile da capire: tregua per le amministrative a Sarno e carta bianca, in cambio, per la candidatura alle regionali. A chi si avvicina, corrisponde anche qualcuno che si allontana: si tratta del presidente del consiglio comunale, Maria Rosaria Aliberti che non si sentirebbe particolarmente valorizzata e punterebbe ad altre fazioni. Dubbi sulla fedeltà anche per il vicesindaco di Sarno, Gaetano Ferrentino, che sembra sempre più intenzionato a concorrere per le poltrone di Palazzo San Francesco in qualche coalizione alternativa. Niente di certo né di confermato, ma pare che il numero due del Muncipio si stia guardando intorno in modo molto interessato. Mentre il centrosinistra imbandisce la tavola, il centrodestra spera di sedersi per approfittare di una insperata cena. E’ Walter Giordano, il capotavola del partito, sulla carta più forte, a livello nazionale: la Lega. Il neo coordinatore salviniano dell’ultim’ora, non smentisce le sue appartenenze forziste e mentre si tira nel cerchio degli amici di Falcone anche Sebastiano Odierna, allo stesso tempo teme già che la sua stella possa essere oscurata dall’esperto ex assessore provinciale e comunale. E’ gia scontro infatti, in casa Lega a Sarno. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: tanti sono i galli a cantare che forse non arriverà il giorno della vittoria. Il centrodestra, che poteva contare su una solida realtà fino al 2013, adesso è talmente frastagliato che rischia di diventare da uno, centomila o nessuno. Fratelli D’Italia stavolta non esprimerà un suo candidato sindaco ma la lista, in caso di accordi, sarà garantita. Il buon Giuseppe Agovino, invece, volto storico di Forza Italia, per ora sta a guardare: non è certo pensabile che dopo essere stato anche investito da Mara Carfagna alle scorse politiche come “futuro candidato sindaco”, sia costretto di nuovo al dietrofront. Dopo il passo indietro in favore di Antonio Crescenzo, ora non sembra che Agovino voglia ripetersi. Non che la prima volta, fare retromarcia, gli sia stato propizio: dopo appena due anni, lo stesso Antonio Crescenzo che lo aveva convinto di essere più spendibile di lui, era già candidato in sostegno al Pd di Vincenzo De Luca per le regionali. Un salto della quaglia nato dalla politica Udc regionale, che gli è valso una nomina a presidente dell’Ente Parco Fiume Sarno con il placet del suo ex avversario, Giuseppe Canfora. Ora Agovino che dovrebbe fare, secondo i suoi compagni di centrodestra? Lasciare il posto a Domenico Crescenzo sindaco dei gruppi uniti solo perchè piace a qualcuno della Lega? Puntare su Giordano? Strizzare l’occhio a Sebastiano Odierna? Probabilmente Agovino punterà i piedi per terra, ora tocca a lui. O dentro o fuori. E i 5 stelle? Si pensava alla possibilità della candidatura a sindaco di Salvatore Guidone, marito di Maria Rosaria Aliberti. Ora però lo scenario sembra cambiato e quindi i grillini avrebbero optato per un altro nome. In pole ci sarebbe il nome di Dina Ruggiero, storico volto dei pentastellati sarnesi che può anche contare sul sostegno di due parlamentari, Virginia Villani e Luisa Angrisani. Dopo la bufera giudiziaria, Annunziata non si candiderà ma non sembra certo intenzionato a restare a casa. L’ex consigliere dimissionario imputato per scambio elettorale politico-mafioso stavolta ha “baciato” la lista della nuova Dc con Rotondi.
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