Erika Noschese
La comunità islamica a Salerno pronta ad avviare un dialogo con l’amministrazione comunale per la costruzione di una Moschea. Da tempo, l’Imam Muhammad N. Uddin chiede infatti di poter ottenere una struttura comunale per professare la loro religione e riunirsi in preghiera senza dover chiedere ogni volta l’autorizzazione ai vertici di Palazzo di Città per l’occupazione del suolo pubblico. La città di Salerno, del resto, non è nuova alla presenza di luoghi di culto per religioni “minori”: tra via Alfredo Capone e via Michele Pironti, infatti, ormai da tempo è presente la chiesa protestante, struttura di proprietà comunale con un fitto molto basso ed il solo pagamento delle utenze. «Non chiediamo nulla di che, vorremmo solo avere lo stesso trattamento riservato ai membri della comunità protestante e poter avere anche noi un luogo di culto», ha dichiarato Abu Al Quassim il salernitano convertitosi all’Islam che si è fatto portavoce dell’Imam nella battaglia per la realizzazione della Moschea. In città sembra non essere mai stata avviata una discussione seria per la realizzazione del luogo di culto appartenente alla comunità islamica a Salerno, ragion per cui ad oggi non è mai stato stilato un vero progetto. Ma presto le cose potrebbero cambiare, grazie alla volontà degli stessi islamici che ora chiedono all’amministrazione comunale di avere un luogo in cui pregare, senza dover utilizzare una struttura privato con un fitto elevato pari a circa 800 euro mensili. «Noi, ad oggi, abbiamo la nostra piccola moschea ma è una struttura in affitto e ogni mese noi islamici dobbiamo pagare il fitto di tasca nostra», ha poi aggiunto la comunità islamica a Salerno che, tra le altre cose, si dice disposta a pagare di tasca propria tutti i lavori di manutenzione e ristrutturazione necessari per adibire la struttura comunale a luogo di culto. Ormai da diverso tempo, i rapporti tra la comunità islamica e l’amministrazione comunale sembrano essersi intricati, dopo il rifiuto giunto da Palazzo di Città in merito alla concessione di un luogo pubblico per i festeggiamenti in occasione del Ramadan. Ad onor del vero, altre polemiche con il Comune sono sorte in occasione della festa del Sacrificio quando gli assessori Angelo Caramanno e Mariarita Giordano si sono presentati allo stadio Vestuti prima che iniziasse la cerimonia, temendo la presenza di animali vivi da utilizzare come sacrificio. Nonostante ciò, gli islamici residenti a Salerno e l’Imam sembrano pronti ad avviare un dialogo serio e costruttivo con il sindaco Napoli e la maggioranza per tentare di trovare un accordo sulla fattibilità della realizzazione della moschea in città. «Vorremmo solo un po’ più di disponibilità da parte del Comune di Salerno – ha dichiarato Abu Al Quassim – Sono 3 anni che paghiamo l’affitto per una struttura privata». `