Andrea Pellegrino
Il sindaco può conferire le deleghe ai consiglieri comunali. È quanto stabilito dal Tar di Salerno che si è espresso su un ricorso presentato da Rosario D’Acunto (ex sindaco di Giffoni Sei Casali ed attuale consigliere comunale) e da alcuni esponenti dell’opposizione giffonese. «Le deleghe – si legge nella sentenza – rispettano i limiti imposti dal Tuel». Inoltre, si legge ancora: «Non involgono affatto poteri di amministrazione attiva e gestione concreta dei servizi del Comune. Negli atti si specifica che le deleghe non “possono comunque comportare per il consigliere l’esercizio di poteri di rappresentanza istituzionale dell’ente o di sostituzione del sindaco in funzione vicaria, né possono comportare l’assunzione di atti a rilevanza esterna”». Oltre a respingere il ricorso, i giudici amministrativi hanno condannato i ricorrenti (Rosario D’Acunto, Mario Russo, Giuseppe Sica, Carmine Sica) al pagamento di 2500 euro in favore del Comune di Giffoni Sei Casali. «Chi opera e produce per il bene di una comunità non può farsi intimidire da ricorsi improponibili – commenta il primo cittadino Francesco Munno – Questa amministrazione continua a lavorare a testa alta e seriamente per il bene di Giffoni Sei Casali. Altri, invece, farebbero bene a cospargersi il capo di cenere e a chiedere scusa alla cittadinanza per aver presentato un ricorso, definito dallo stesso collegio giudicante, “irricevibile inoppugnabile e infondato anche nel merito”».