Andrea Pellegrino
«Bisognerebbe conoscere lo stato dei materiali che compongono ponti e viadotti a Salerno, in quanto il materiale ha vita utile che non è infinita». Sulla problematica che sta attanagliando anche la città di Salerno, dopo la tragedia del ponte Morandi a Genova, la parola va sicuramente agli esperti salernitani del settore. Luciano Feo, professore ordinario di scienza delle costruzioni all’Unisa, prova a dire la sua, ma «senza creare allarmismi inutili». «È fondamentale un controllo costante e continuo delle strutture e di quelli che sono i materiali che le compongono – sottolinea il professore Feo – ma soprattutto bisogna monitorare gli spostamenti che avvengono al passaggio di auto e camion, non ci sono stati spesso segni premonitori, ma bisogna tenere il tutto sotto controllo e Genova è un caso che purtroppo ci insegna». E specificamente sul viadotto Gatto il professore Feo sembra non prendere posizione, ma l’idea di fondo è quella di verifiche che nel tempo siano minuziose e non lasciate al “caso”: «Sono in atto le verifiche sul viadotto in questione – ha continuato Feo – l’interazione del cantiere di Porta Ovest però non penso possa avere dirette conseguenze negative sul “Gatto” ma prima si concludono i lavori e meglio è». E sui lavori che l’università svolge in merito alle infrastrutture salernitane e alle sue opere: «L’università è stata spesso contattata nella fase di realizzazione delle opere, per esempio sull’accettazione o meno dei materiali e sul controllo delle loro caratteristiche ma mai abbiamo avuto un coinvolgimento diretto su ponti e viadotti e sulla loro staticità». Poi il professore della facoltà di ingegneria civile, ha concluso: «Non vorrei dare allarmi inutili ma non so se i controlli a Salerno sono stati fatti sempre e costantemente. Ma adesso sicuramente se ne sente la necessità, dopo i fatti di Genova». Certo è che la preoccupazione a Salerno cresce sempre di più e i cittadini cercano risposte veloci e concrete per la loro sicurezza.