di Marta Naddei
Dal mese prossimo Luca Caselli sarà a tutti gli effetti un dirigente del Comune di Salerno. L’ultimo tassello che mancava al mosaico è stato apposto: la delibera di Giunta comunale 376 dello scorso 25 ottobre sulla dotazione organica e fabbisogno del personale del Comune di Salerno. Nel documento, infatti, si conferma l’assunzione di sei nuovi dirigenti, il cui numero salirà nuovamente a 28 per il 2013. Insomma, nei prossimi due mesi la squadra dei dirigenti di palazzo di Città andrà a rimpinguarsi. Il primo della lista è, per l’appunto, l’ingegnere Luca Caselli, già ora in servizio presso l’amministrazione comunale di Salerno, ma solo con la formula del “comando”. Caselli, infatti, è formalmente un dirigente del Comune di Cava de’ Tirreni: con l’approvazione della delibera sulla dotazione organica, di fatto, si sbloccherebbe la mobilità per il funzionario che potrà così lasciare la vallata metelliana per accomodarsi nel suo ufficio di via Roma in via definitiva. A quanto pare, l’amministrazione De Luca nutre molta fiducia nei confronti di Caselli tanto che solo lo scorso 4 ottobre, tutta la documentazione relativa al caso di piazza della Libertà era finita sulla scrivania dell’ingegnere, nel settore ambiente e mobilità. Insomma, sembra proprio che il sindaco abbia fatto di tutto per portare alla sua corte Caselli in maniera unilaterale (tanto da essere presente, come accade rarissime volte, alla seduta di giunta) Insieme a lui, a rinfoltire la rosa della squadra dirigenziale altre cinque persone. Come annunciato pochissimi giorni fa, ora i sindacati del Comune faranno la loro mossa: carte alla Procura ed alla Corte dei Conti, due organi che hanno già una certa familiarità con la documentazione che arriva da via Roma. «Mancava solo l’ufficialità – afferma il coordinatore della rsu del Comune, Angelo De Angelis – Ora porteremo la delibera e quella che era stata la nostra controproposta alla Procura ed alla Corte dei Conti. Avevamo chiesto che vi fossero accorpamenti di uffici, che il personale dipendente fosse reimpiegato in maniera diversa. Invece, da qui alla fine dell’anno, ci ritroveremo con sei dirigenti in più a carico e i loro onerosi compensi». Già, è proprio questo che fa rabbia a sindacalisti e dipendenti “semplici”: assistere ad assunzioni di nuovi organi dirigenziali con relativi costi (una incidenza di spesa di 511 mila euro per il bilancio del Comune), mentre c’è difficoltà ad andare avanti. «I dirigenti – prosegue indignato De Angelis – non hanno vista toccata la loro indennità di nemmeno un euro, mentre i dipendenti vivono con 1.100 euro al mese. A questo aggiungiamoci che manca del personale in comparti strategici e funzionali come servizi sociali, vigili urbani, tecnici e il quadro è completo. Con questa delibera – conclude – tutto il fabbisogno del personale è carta straccia, così come diventano assolutamente senza importanza i servizi ai cittadini».