Pina Ferro
Stava trasferendo, in retromarcia, un’auto su di una bisarca e non si è accorto delle presenza sulla traiettoria di Salvatore Sirica, 59 anni, originario di Bellizzi, dipendente della Automar spa. Salvatore Sirica, molto noto a Salerno e negli ambienti sportivi in quanto presidente della società picentina Real Bellizzi, è spirato dopo essere stato travolto dalla vettura con alla guida un collega. La tragedia si è consumata, nel corso della notte tra martedì e mercoledi, in via Talamo, zona a confine tra i territori di Salerno (zona industriale) e di Pontecagnano in un’area di movimentazione merci di proprietà della Grimaldi. Insieme ad altri colleghi il 59enne era a lavoro tale area in cui vengono stoccate le autovetture destinate a raggiungere gli Stati Uniti. Erano in corso le operazioni di trasferimento delle autovetture sulle bisarche operazione che Salvatore Sirica aveva effettuato centinaia di volte e per questo era esperto. Erano in due a caricare la bisarca. Il collega, un 26enne, aveva appena sistemato un’auto e ne stava caricando una seconda, questa volta, effettuando una marcia indietro. La zona delle operazioni era scarsamente illuminata e, in quel momento Sirica indossava le cuffie, previste per quel tipo di lavoro. Il 59enne che si trovava sulla traiettoria dell’auto da caricare sulla bisarca, non si è accorto del pericolo,e probabilmente il collega alla guida non ha notato la presenza di Salvatore Sirica trav o l g e n d o l o . L’impatto è stato violentissimo. Travolto dalla vettura, Sirica ha urtato anche la testa contro il parabrezza. Erano circa le 4 di ieri mattina quando è scattato l’allarme. I colleghi hanno immediatamente allertato il 118. Sul posto sono intervenuti i volontari del Vopi di Pontecagnano ed un medico il quale non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. Presso l’area di movimentazione merci sono intervenuti anche gli agenti della Sezione Volanti diretti dal vicequestore aggiunto Giuseppina Sessa. I poliziotti hanno provveduto ad effettuare i rilievi di rito e, ad allertare il magistrato di turno, La Procura ha aperto un fascicolo sull’incidente affidato al sostituto procuratore Elena Guarino. Prima di rimuovere la salma, il medico legale Giuseppe Consalvo ha effettuato l’esame esterno. Successivamente il corpo senza vita di Salvatore Sirica è stato trasferito presso l’obitorio dell’ospedale di Mercato San Severino, dove nella giornata di oggi sarà effettuato l’esame necroscopico. All’autopsia dovrebbe essere presente anche il medico legale di parte della famiglia Sirica che nelle ore immediatamente successive alla tragedia si è affidata all’avvocato Luigi Capaldo. Per il decesso del 59enne pare siano anche già state iscritte sul registro degli indagati almeno tre persone. Intanto, per tutta la giornata di ieri gli agenti della Sezione Volante hanno raccolto la testimonianza dei colleghi di Sirica, presenti al momento dell’incidente al fine di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. La notizia dell’incidente sul lavoro costato la vita a Salvatore Sirica ha determinato rabbia ed indignazione tra i colleghi di lavoro e le organizzazioni sindacali che hanno indetto otto ore di sciopero.
Dolore di dirigenti, allenatori e calciatori del Real Bellizzi
“La Uil si stringe nel dolore alla famiglia di Salvatore Sirica che nel mentre svolgeva la sua attività lavorativa tragicamente trovava la morte”. E’ l’indignazione espressa dalla segreteria della Uil nella giornata di ieri. “Ancora una volta ci rivolgiamo agli imprenditori, alle autorità di controllo affinché si metta fine alla morte durante l’esercizio della propria attività. La Uil in attesa delle dovute e necessarie indagini da parte delle autorità competenti partecipa al grave lutto che ha colpito la famiglia Sirica ed il mondo del lavoro”. Anche dirigenti, allenatori e calciatori del Real Bellizzi, di cui Salvatore era presidente, hanno fatto sentire la propria vicinanza alla famiglia Sirica. “Un’altra tragedia sconvolge la nostra Bellizzi. – si legge in un post pubblicato su Facebook – Un incidente sul lavoro ha stroncato la vita al nostro presidente del Real Bellizzi Salvatore Sirica. Caro presidente Rip. Con il cuore sono vicino alla famiglia e all’amico Giuseppe Sirica con il quale abbiamo condiviso diversi campionati con mio figlio Domenico in squadra. Le mie più sentite condoglianze”.
Volpe: «Bellizzi perde un pezzo della vita cittadina»
“Bellizzi Perde tragicamente un protagonista della nostra vita cittadina. Oltre 30 anni di lavoro gomito a gomito, fui il primo ad accompagnarlo nell’avventura cittadina. Tra gli alti e bassi sempre in prima linea per lo sport e per i giovani. Ciao Presidente Sirica, mi mancheranno le nostre litigate. Ci stringiamo intorno alla famiglia”. Sono le parole espresse dal sindaco di Bellizi Domenico Volpe dopo aver appreso quanto accaduto nel corso della notte in via Talamo a Salermo. Salvatore Sirica era di Bellizzi, e proprio a Bellizzi trascorreva il tempo libero dedicandosi allo sport, in particolare al calcio.
Vicinanza (Cisal): «Inaccettabile che accadano ancora episodi del genere bel 2018»
“E’ inaccettabile che dopo il buonismo sentito in occasione delle celebrazioni del primo maggio ora ci si ritrovi a fare i conti con l’ennesima tragedia legata al mondo del lavoro. La magistratura faccia subito chiarezza sulla morte dell’operaio 59enne di Bellizzi”. Non usa mezzi termini Luigi Vicinanza, sindacalista della Cisal provinciale, per commentare la morte del lavoratore salernitano deceduto mentre stava lavorando in una nota azienda del territorio. “Dagli inquirenti pretendiamo celerità nelle indagini nel rispetto della famiglia dello sfortunato operaio e dei suoi colleghi. Sono state rispettate tutte le misure di sicurezza previste dalla legge? L’imprenditore titolare della ditta dove è morto il 59enne era in regola con quanto prevede la normativa in materia o in passato è stato segnalato alla Direzione provinciale del Lavoro per casi analoghi? Pretendiamo giustizia immediata, perché ritengo sia inaccettabile che un operaio, nel 2018, muoia mentre sta provando a guadagnarsi uno stipendio onestamente. A maggior ragione lo è dopo che si è celebrata la festa dei lavoratori, dove molti si sono riempiti la bocca di belle parole sulla dignità e sull’importanza della sicurezza”. Poi, l’appello al presidente di Confindustria, Andrea Prete: “Credo che sia necessario un confronto sereno e costruttivo tra parti datoriali e tutte le anime del sindacato. Non si può rimanere inermi davanti a un padre di famiglia che muore mentre sta lavorando. Temo che l’indifferenza su questi avvenimenti possa pervadere anche tra le istituzioni”.
La Cgil si costituirà parte civile nel processo e chiede a Cisl, Uil ed ai sindaci di Salerno e Pontecagnano un’azione comune
A poche ore dall’ennesima morte bianca – l’incidente sul lavoro costato la vita a Salvatore Sirica – i sindacati fanno fronte comune per esprimere il proprio dolore alla famiglia, chiedendo indagini celeri e più controlli. Il segretario generale Cgil Salerno, Arturo Sessa ha inviato una nota sia al sindaco diSalerno Vincenzo Napoli sia a quello di Pontecagnano Ernesto Sica in quanto l’azienda dove lavorava la vittima si trova al confine dei due territori. “La Cgil – dice Sessa – si costituirà parte civile nel processo che potrebbe aprirsi a seguito delle indagini, chiederà a Cisl e Uil un’azione comune e chiede alle amministrazioni (di Pontecagnano e Salerno ndr) di voler fare la medesima cosa. Siamo ritornati ai livelli di sicurezza post anni ’50. Sono troppi i morti. Da gennaio ad oggi gia’ 220 morti e purtroppo la mattanza aumentera’. La Campania e Salerno detengono un triste primato nazionale ed e’ seconda soltanto a Milano, Torino e Napoli”. “Tutti i lavoratori della Automar S.p.A., dove Salvatore, 59 anni, lavorava con impegno, abnegazione e responsabilita’ da 38 anni, – annuncia la segreteria provinciale Fiom-Cgil Salerno – hanno immediatamente proclamato 8 ore di sciopero, vicini ai familiari per questo inaccettabile lutto e per rivendicare ogni tutela a salvaguardia della salute e della sicurezza nel lavoro. A poche ore dalla manifestazione del 1 maggio – sottolinea la sindacalista Francesca D’Elia – siamo costretti a ricordare e rivendicare il diritto alla sicurezza nei luoghi di lavoro”