Erika Noschese
«Ho ancora paura per mia figlia. Anche accompagnarla a scuola diventa una paura. Siamo soli ed abbandonati da tutti». A pronunciare queste parole è il padre della bambina investita a Giovi da un camioncino comunale che si occupa della manutenzione ordinaria, in città. L’episodio risale a due settimane fa quando la studentessa era in procinto di raggiungere il plesso scolastico attraversando sulle strisce pedonali. Forse una distrazione, fatto sta che il camion del Comune di Salerno non ha visto la ragazza e l’ha investita. In quell’occasione, sul posto era giunta anche la vice sindaco Eva Avossa. La vicenda però porta alla luce un problema ben più grave, l’assenza di sicurezza nei pressi delle scuole della città di Salerno. Nella zona orientale, tempo fa, era stata scatenata la polemica circa il bando che avrebbe permesso l’assunzione, a titolo gratuito, dei cosiddetti “nonno vigile”, persone, in pensione, che all’entrata e uscita da scuola si sarebbero impegnati a sorvegliare i giovani studenti, controllando anche il traffico veicolare. Una possibilità che avrebbe sicuramente tranquillizzato anche i genitori. Da allora, poco e niente si sa di quel bando pubblico. Ma quanto può essere pericoloso, per un ragazzo, l’uscita da scuola senza una figura che potrebbe sorvegliare gli studenti? La risposta, tanto banale quanto scontata, è che la sicurezza scarseggia e le difficoltà sono all’ordine del giorno. In seguito all’episodio verificatosi a Giovi, ad esempio, la neo associazione di protezione civile Giovi C’è si è subito attivata per favorire davanti agli istituti scolastici di Giovi, l’ingresso sicuro ed agibile dei bambini, grazie ai volontari in pettorina che, di fatto, permettono ai bambini di attraversare la strada in totale tranquillità.Una soluzione fattibile e che non andrebbe a gravare sulle casse comunali che, magari, potrebbe essere in azione dinanzi a tutti i plessi scolastici della città. Nonno Vigile, semplici volontari, associazioni ad hoc. Insomma, le opzioni sono tante eppure continua a scarseggiare la sicurezza. E poi, proprio davanti alle scuole dove la necessità di volontari è all’ordine del giorno a causa dei non pochi episodi che mettono in pericolo l’incolumità degli studenti, mettendo costantemente in allarme i genitori.