di Brigida Vicinanza
Un Consiglio comunale all’insegna dei numeri e dei dati, che all’inizio sembrava tranquillo e filava liscio. Ma l’amministrazione di Palazzo di Città, tra maggioranza e opposizione scivola proprio sull’ultimo punto all’ordine del giorno che riguardava l’ampliamento della sede dell’associazione L’Abbraccio. La Onlus attiva sul campo delle politiche sociali. Un inizio commovente invece per Peppe Zitarosa, che con la voce rotta dall’emozione annuncia pubblicamente la sua uscita dal gruppo di Forza Italia dichiarandosi quindi indipendente. L’argomento del giorno da parte dei consiglieri di opposizione rimane l’assenza dell’assessore al bilancio, il dimissionario Roberto De Luca infatti ha rimandato al mittente (Enzo Napoli) la richiesta di ritorno in Giunta. E proprio in un consiglio comunale basato sui provvedimenti finanziari da appro vare, l’opposizione chiede ad alta voce la presenza di una figura che si occupi del bilancio, appunto. Da Cammarota, a Santoro fino a Celano, la domanda è la stessa. Ma Enzo Napoli fa “spallucce” e devi il discorso, cedendo la parola al consigliere Nico Mazzeo, tra i più esperti in materia di bilancio, essendo il presidente appunto della Commissione Finanze. A provvedimenti finanziari approvati, il punto “clou” che fa scattare la bagarre in aula è quello sull’ampliamento della sala dell’Abbraccio. E’ Antonio D’Alessio, in accordo con tutti i consiglieri della maggioranza, a prendere la parola e a chiedere il rinvio alla prossima seduta del punto in questione per “garbo istituzionale” in quanto non tutti avevano a disposizione la documentazione utile per comprendere al meglio la questione. Rinvio tra l’altro chiesto anche dai consiglieri di opposizione Celano e Santoro dopo la conferenza dei capigruppo. Ma è proprio Celano che dopo la richiesta di D’Alessio ha chiesto invece che il punto in questione venisse trattato e quindi votato. Cosa che ha scatenato la confusione e l’ira di tutti i consiglieri di maggioranza, con il presidente Alessandro Ferrara costretto a dover placare gli animi. Alla fine con tutti i provvedimenti finanziari approvati, il punto ultimo che riguardava l’Abbraccio viene votato ulteriormente bypassando la richiesta di rinvio. Un tira e molla durato 20 minuti, che ha costretto Gallo e Stasi e Dante Santoro a far registrare la propria assenza durante le operazioni di voto. Approvato anche l’ultimo punto, tra la confusione e l’incertezza. Da “mensa” a “laboratorio di falegnameria”, i consiglieri non hanno ben chiaro la destinazione d’uso della nuova sala. A prendere una posizione ad allontanare le polemiche è il consigliere Galdi: «Per garbo istituzionale la maggioranza aveva deciso di rinviare la discussione al prossimo consiglio comunale; tale decisione era stata presa per un equivoco nato durante la riunione dei capigruppo. Visto che molti consiglieri di opposizione durante la discussione si sono mostrati favorevoli durante la seduta, la maggioranza compatta, per non appesantire di un’ulteriore argomento il prossimo consiglio ha deciso di procedere alla votazione durante la seduta ed approvare l’ampliamento della struttura».