Pina Ferro
Armato di coltello metteva a segno rapine ai danni di esercizi commerciali oppure con destrezza allegeriva le borse delle signore. In manette è finito Nicola Ricco 32 anni già noto alle forze dell’ordine per vari reati. A far scattare le manette sono stati i carabinieri della stazione Mercatello in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa, per i reati di furto aggravato e rapina, dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Salerno su richiesta della Procura. I carabinieri, nel corso di una complessa attività di indagine finalizzata al contrasto di reati predatori consumatisi in pieno centro nello scorso mese di gennaio,hanno identificato Ricco quale autore dello scippo posto in atto il 4 gennaio in via Davide Galdi:con destrezza asportò la borsa, contenente denaro ed effetti personali, di una 47enne di Salerno; il 12 gennaio, in via Fiume, si era impossessato, asportandola dall’abitacolo dell’autovettura della vittima, della borsa di una 56enne di Pontecagnano Faiano; il 20 gennaio, in piazza Monsignor Grasso, dopo essersi introdotto armato di coltello in una rivendita di materiali elettrici, aveva tentato di costringere dietro minaccia dell’arma il titolare dell’esercizio commerciale a consegnargli l’incasso giornaliero, desistendo dalla condotta a seguito della reazione della vittima; il 20 e il 31 gennaio, in via Posidonia, aveva perpetrato due diverse rapine, sotto minaccia di un coltello, ai danni di una rivendita di tabacchi, asportando in entrambi i casi l’incasso giornaliero; il 30 gennaio, in via Carlo Liberti, minacciandolo con un coltello, aveva costretto un 32enne di Salerno, che in quel momento stava effettuando consegne a domicilio per conto di una locale pizzeria, a consegnargli il denaro in suo possesso; il 31gennaio, in via Ugo Foscolo, dopo essersi introdotto, armato di coltello, all’interno di un bar caffetteria, aveva costretto il titolare a consegnargli l’intero incasso. Le investigazioni compiute, grazie alla visione delle immagini di tutti i sistemi di videosorveglianza pubblici e privati estrapolati, alla attenta escussione a sommarie informazioni delle vittime e all’analisi dei tabulati telefonici, avevano consentito di raccogliere inconfutabili elementi di colpevolezza a carico di Nicola Ricco, a cui erano stati altresì sequestrati, nel corso di perquisizioni compiute all’interno della sua abitazione, gli indumenti e l’arma utilizzati nel corso degli episodi criminosi. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale.