di Andrea Pellegrino
Massimiliano Giordano, Sabino De Blasi, Mariano Mucio e Mena Arcieri, sono i primi nomi che potrebbero saltare all’indomani della verifica politica dopo il risultato del 4 marzo. Nel mirino ci sono alcune presidenze di società municipalizzate, con un foglio di via già quasi confezionato per Anna Ferrazzano che, dopo la Sma, pagherà il suo incarico all’atto della riorganizzazione del management dell’aeroporto di Pontecagnano. Blindato dovrebbe essere il vertice dell’Asi, Antonio Visconti, forte anche del sostegno del presidente della Camera di Commercio di Salerno, Andrea Prete. Nessun problema neppure per Enzo Luciano che manterrebbe tutti gli incarichi. Per il resto si intravede un rimescolamento. Sarebbe solo una questione di tempo. Il tutto dipenderà anche dalla elezione di Piero De Luca, appesa ad un filo nel collegio di Caserta. Nelle prossime ore l’ufficializzazione dei dati potrebbe far variare in un senso o nell’altro la strategia di De Luca senior. Da qui ne scaturisce anche il destino dell’altro componente della famiglia. Il secondogenito Roberto, assessore congelato del comune di Salerno. Non si esclude che possa lasciare definitivamente Palazzo di Città, in attesa di tempi migliori. Resterà in panchina Franco Alfieri (uscito sconfitto dalle ultime elezioni) che per ora non metterà più piede a Palazzo Santa Lucia. Il suo posto sarà mantenuto da Cesario, attualmente capo staff provvisorio del presidente De Luca. Voci interne ipotizzano che il “secondo uomo” del patto di Marano possa sostanzialmente mantenere il prestigioso incarico fino a quando non si saranno calmate le acque, soprattutto nel napoletano, dove è già in atto una guerra interna al Partito democratico con inesorabili ripercussioni all’interno della maggioranza del Consiglio regionale. Poi i sindaci, tra cui Servalli e Valiante, finiti nella lista nera del Pd per lo scarso risultato raggiunto in termini elettorali. Soprattutto a Baronissi le fibrillazioni interne alla maggioranza potrebbero creare non pochi grattacapi al sindaco Valiante che già diversi mesi fa ha evitato una crisi politica interna. Anche a Cava de’ Tirreni il voto del 4 marzo potrebbe cambiare diversi assetti interni alla maggioranza. Ed a proposito di amministrazioni, gli occhi sono puntati anche verso i comuni chiamati al voto. A partire da Campagna dove in campo c’è Andrea Lembo, figlio del procuratore della Repubblica. Poi il caso più spinoso di Pontecagnano dove la possibile candidatura di Bisogno potrebbe spaccare il Pd, fino al “libera tutti” di Pellezzano.