di Andrea Pellegrino
Le «mezze dimissioni» pare che siano una caratteristica del Partito democratico. Anche a Salerno, le dimissioni da assessore al bilancio di Roberto De Luca pare che non siano state ancora formalizzate. Tant’è che, nonostante il pubblico annuncio del secondogenito del governatore durante un incontro al Grand Hotel il 18 febbraio scorso, il suo nome compare ancora nei prospetti della giunta municipale del 28 febbraio. Naturalmente l’assessore (o ex) risulta assente ma alla base mancherebbe un decreto di revoca della carica assessorile. Il 19 febbraio attraverso una pec, inviata dopo un tira e molla di 24 ore, arriva la comunicazione dell’assessore, indagato nell’ambito dell’inchiesta napoletana scoppiata dopo la pubblicazione dei video di Fanpage. Testualmente De Luca jr affida le deleghe al sindaco Napoli. Pochi minuti ed arriva la comunicazione del primo cittadino, dalla quale non emerge una chiara volontà. Il giorno successivo si riunisce l’esecutivo, Roberto è assente ma l’argomento è tabù. Da allora nessun atto sarebbe stato compiuto. La giunta si riunisce il 28 febbraio e Roberto De Luca compare, nell’atto ufficiale, ancora tra i componenti del governo cittadino. Da Palazzo di Città spiegano che basterebbe la comunicazione dell’assessore per formalizzare le dimissioni. Ma anche se così fosse perché è ancora indicato come componente della giunta?