di Andrea Pellegrino
E’ caos per l’attribuzione dei seggi sul proporzionale. Il Viminale si sarebbe preso una settimana per ufficializzare gli eletti effettivi che comporranno il nuovo Parlamento, già convocato per il 23 marzo. I conti non tornano nelle varie circoscrizioni, i dati non sarebbero arrivati tutti al Ministero ed infine c’è chi avrebbe confuso i risultati nella trascrizione dei verbali. Il primo problema da risolvere riguarderebbe l’attribuzione dei seggi al Movimento 5 Stelle. In pratica i voti sarebbero più dei candidati. Capita a Campania 1 dove all’appello mancherebbero tre deputati ed in Sicilia. Dovranno essere attributi su base nazionale e non è escluso che possa scattare anche il quarto candidato del Movimento 5 Stelle (Michela Rescigno) del collegio proporzionale di Salerno. «Per la Camera – spiega il giurista Gianluigi Pellegrino – il Rosatellum prevede situazioni di questo tipo e le sana con un sistema suppletivo che consente di riattribuire i seggi in altri collegi. Per il Senato, invece, la legge elettorale dice che si applica lo stesso sistema della Camera, eccetto la possibilità di pescare tra i candidati in altre circoscrizioni». Il Viminale non ha ancora esaurito il lavoro di conteggio dei voti e di ripartizione dei seggi di Camera e Senato. Nel Lazio in 27 sezioni elettorali per la Camera e in 20 per il Senato, a causa di contestazioni, le schede sono state portate all’ufficio elettorale circoscrizionale presso la Corte d’Appello, che avra’ bisogno di qualche giorno per esaminare tutte le schede e decidere. La mancanza del dato completo del Lazio fa si’ che non siano stati ancora assegnati, neppure a livello ufficioso, 10 deputati su 630. Alla Camera la ripartizione dei seggi a livello proporzionale avviene su base nazionale: quindi il dato mancante del Lazio blocca il resto d’Italia. Diverso il caso del Senato, dove il Viminale ha gia’ assegnato ufficiosamente tutti i 315 seggi, perche’ il conteggio sul proporzionale avviene su base regionale. E proprio al Viminale intanto giungono anche una valanga di segnalazioni. Anche a Ravello, denuncia l’eurodeputato Fulvio Martusciello, sono stati compiuti errori: «Nella terza sezione del Comune di Ravello in provincia di Salerno 133 voti di Forza Italia sono stati assegnati alla Lega per errore – dice Martusciello – Continuano ad arrivare le segnalazioni su errori commessi da parte dei funzionari comunali in sede di trasmissione dei dati al ministero dell’interno». Per l’eurodeputato, «alcuni dati del proporzionale cambieranno». A Paduli, comune del beneventano – denuncia ancora Martusciello – per esempio sono stati invertiti i dati di Forza Italia e Fratelli d’Italia attribuendo così a Forza Italia solo 148 invece dei 542. Da ora parte la verifica per ridare a Forza Italia quello che gli spetta». A rischio di sarebbero i posti attributi a Fratelli d’Italia, sia nella circoscrizione Campania 1 che in quella che raggruppa Salerno – Avellino – Benevento e Caserta. Ore di ansia per Edmondo Cirielli ed anche per Carmela Rescigno. Da rivalutare anche i posti finora assegnati a Forza Italia. Fiato sospeso, insomma, per tutti gli elettifino ad ora indicati dal sito del Ministero. Claudio Lotito, infine, potrebbe seguire il consiglio di Clemente Mastella e chiedere il riconteggio per l’eventuale ripescaggio. Ma non dovrebbe essere l’unico. Resta in piedi anche lo spoglio per i voti degli italiani all’estero: solo la circoscrizione Nordamerica per Camera e Senato ha visto il lavoro completato. Per Europa, Sudamerica, AsiaAfrica-Oceania bisognera’ attendere ancora per avere il numero esatto delle preferenze attribuite a ciascun candidato. Il Viminale ha comunque gia’ distribuito ufficiosamente i 18 seggi “esteri” tra le varie liste. Nei prossimi giorni ci sarà un ping-pong di dati tra gli uffici elettorali circoscrizionali e quello nazionale, anche per stabilire dove sarà eletto chi ha ottenuto piu’ di una elezione nei vari collegi proporzionali. Il candidato eletto “plurimo” verra’ assegnato al collegio dove la sua lista ha preso meno voti. Di conseguenza ci sono ancora degli esclusi, primi tra i non eletti, che possono nutrire qualche speranza.