Pina Ferro
Partivano dall’Agro e per puro divertimento raggiungevano Salerno dove distruggevano le auto in sosta con una pistola ad aria compressa. Tutti i ragazzi rinunciano al Riesame tranne uno per il quale comunqe i giudici si sono espressi con un rigetto. Restano ai domiciliari Ciro Torino, 28 anni; Carlo Verde 19 anni; Francesco Iaquinandi 23 anni; Gaetano Verde 19 anni; Corrado Fiamma 19 anni; Roberto Pagano 20 anni; Antonio Marrazzo 20 anni; Alfonso Ciancia 18 anni tutti di San Marzano sul Sarno e Antonio Iaccarino 29 anni di Pagani. In una sola notte hanno distrutto oltre sessanta autovetture parcheggiate in strada, a Salerno, mandando in frantumi lunotti e finestrini. I diversi raid vandalici (per gli investigatori sarebbero almeno 150), in un’occasione registrati anche a Cava de’Tirreni, venivano messi a segno con l’utilizzo di pistole ad aria compressa. Con le accuse di saccheggio e devastazione la Procura di Salerno lo scorso 16 gennaio ha emesso 9 ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettanti giovani appena maggiorenni. A firmare le ordinanze fu il Gip Mariella Zambrano su richiesta dei magistrati Cannavale e Cardillo. Ad eseguire le ordinanze sono stati i carabinieri della compagnia di Salerno, in collaborazione con gli agenti della squadra Mobile della Questura e gli uomini della Guardia di Finanza. In una sola notte, tra il 10 e l’11 ottobre scorsi, a bordo di due automobili, hanno sparato con le loro armi ad aria compressa contro almeno 60 vetture parcheggiate in strada, a Salerno, mandando in frantumi lunotti e finestrini: gli autori del raid. Gli atti vandalici sono stati registrati dai sistemi di video sorveglianza: in un video, diffuso dai carabinieri di Salerno, le immagini del raid che, secondo le forze dell’ordine, dovrebbero avere causato danni a molte più automobili visto che il numero dei veicoli coinvolti è stato ricostruito esclusivamente in base alle denunce presentate. I nove sono entrati in azione nel centro di Salerno, nel tratto che va da via generale Clark a via Benedetto Croce. Nel corso dell’attività investigativa, svolta anche grazie al contributo della Sezione Telematica del raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma, sono stati raccolti concreti elementi di responsabilità nei confronti degli autori. Nel corso delle perquisizioni locali, sono state sequestrate le due pistole ad aria compressa utilizzate.