di Andrea Pellegrino
Finisce l’era di Nicola Landolfi ed inizia quella di Enzo Luciano alla guida del Partito democratico di Salerno. Ieri l’assemblea democrat salernitana ha eletto l’unico candidato in corsa per la segreteria. Una strada spianata anche grazie all’abbandono del campo da parte delle altre correnti del partito in provincia di Salerno. Così un deluchiano subentra ad un deluchiano doc, investito dallo stesso primogenito del governatore De Luca. Per Landolfi, oltre i ringranziamenti di rito, per ora c’è il posto nel consiglio d’amministrazione dell’Asi come rappresentante della Regione Campania. Poi, con il tempo si vedrà. Si dice che guardi al Parlamento o, in subordine, alla segreteria regionale del Partito democratico. Ma questo dipenderà solo e soprattutto da Vincenzo De Luca, che per ora guarda anche alla sfida interna al Pd napoletano, sperando che Nicola Oddati riesca ad avere la meglio. Ma il vero scontro interno è sulle candidature. Franco Alfieri pare che non voglia mollare la presa. L’ex sindaco di Agropoli pare sia pronto a barattare una sua candidatura al Senato solo e soltanto con un posto nell’esecutivo regionale e quindi con la delega all’agricoltura. All’attuale capostaff del governatore starebbe stretto il vestito cucitogli da Vincenzo De Luca a Santa Lucia, nonostante lo stipendio (ottimo) ritrovato. Il piano di Alfieri contemplerebbe anche Sabrina Capozzolo (parlamentare uscente) alla Camera dei Deputati ma non avrebbe fatto i conti, per ora, con il Nazareno. Qui pare che non vogliano saperne, per le stesse motivazioni che spinsero Alfieri a dover rinunciare alla candidatura , Consiglio regionale, nonostante l’apertura dei comitati e la stampa dei manifesti. I big del partito, Renzi compreso, avrebbero scaricato il problema nelle mani di Vincenzo De Luca che a sua volta, ha da blindare la candidatura del figlio Piero, soprattutto alla luce degli ultimi sondaggi che vedono un Pd in affanno in Campania nei collegi uninominali. Ma non solo. Lo stesso Partito democratico dovrà farsi carico di Alternativa Popolare. In pratica un paio di collegi dovranno andare al gruppo di Alfano che qui in provincia di Salerno deve riproporre l’uscente Nino Marotta. Manovre, inoltre, vedrebbero un interessamento ad Ap di Luigi Cobellis rimasto ormai orfano dell’Udc di Ciriaco De Mita, ritornato a destra e pronto all’accordo con il Cavaliere. Una virata che non ha convinto Cobellis che vorrebbe restare nel centrosinistra e soprattutto nell’area deluchiana. L’ex consigliere regionale mirerebbe dritto al Senato della Repubblica e, manco a dirlo, allo stesso collegio opzionato da Franco Alfieri. La grana Cobellis, insomma, potrebbe allungare l’elenco dei “problemi da risolvere” di Vincenzo De Luca che in virtù di accordi locali ed anche regionali dovrà garantire anche una collocazione a Luigi Cobellis.