Proseguono per la loro strada, senza guardarsi indietro, i consiglieri comunali d’opposizione di Vietri sul Mare. Ieri mattina, i promotori della mozione di sfiducia – che sarà discussa durante la seduta di assise cittadina di oggi – hanno spiegato i motivi alla base della decisione di provare a far chiudere anzitempo l’esperienza di governo del sindaco Francesco Benincasa e della sua maggioranza. Maggioranza che, allo stato attuale, si avvale del fondamentale supporto di due ex sfidanti alle elezioni del 2014, ovvero Antonio Borrelli e Massimiliano Granozi. Proprio i due novelli consiglieri di maggioranza sono finiti nel mirino di Mario Pagano, Annalaura Raimondi, Antonella Scannapieco, Antonella Raimondi e Alessio Serretiello. Allo sbocciato “amore politico” tra i due e il primo cittadino Benincansa è dedicato un manifesto – emblematicamente intitolato “Ti credevi Mangiafuoco, sei diventato burattino” – in cui si critica aspramente la creazione della nuova, inusuale, maggioranza: «Sono stati i cittadini a decidere che Antonio Borrelli e Massimiliano Granozi rappresentassero l’opposizione in Consiglio comunale – si legge – Oggi li ritrovano “seduti allo stesso tavolo a mangiare dallo stesso piatto”. La politica è servizio alla comunità e ribadiamo il nostro fermo dissenso nei confronti di questo “papocchio politico”». Un manifesto arricchito anche di alcune dichiarazioni – non proprio lusinghiere nei confronti dell’amministrazione Benincasa – che, nella campagna elettorale di tre anni e mezzo fa, furono rilasciate proprio da Borrelli e Granozi. Affermazioni a cui ha poi fatto seguito l’accordo salva-Benincasa, marchiato dai consiglieri di minoranza come «trasformismo» ed esempio di «cattiva politica che si traduce in pessima amministrazione». «Tra le cause – ha spiegato Annalaura Raimondi, che fu la prima eletta di “Vietri nel cuore”, lista a supporto di Borrelli – c’è proprio il fatto che sono due ex candidati sindaco a sorreggere la maggioranza. Questa circostanza rappresenta il totale fallimento dell’amministrazione Benincasa». Di «mancato rispetto del voto dei cittadini» ha parlato la consigliera Antonella Raimondi, sottolineando come questa situazione sia stata «sbandierata come accordo post-elettorale mentre è motivata solo da questioni politiche. Siamo dinanzi a una squadra che non esiste più. Noi non siamo attaccati alle poltrone e la presentazione della mozione di sfiducia lo dimostra». Primo nella lista “Vietri in Comune” di Granozi fu, invece, Alessio Serretiello, ancora incredulo in merito alla decisione dell’ex candidato sindaco di riferimento di passare dall’altra parte dell’aula consiliare: «Si è creata una nuova maggioranza – ha detto – Fatico ancora a capire perché Granozi supporti questa maggioranza, guidata da un sindaco che ormai va a ruota libera». Sindaco che, da par suo, nei giorni scorsi ha invitato proprio i consiglieri d’opposizione a dimettersi. Una richiesta che l’ex assessore Mario Pagano, che da mesi ha divorziato dall’amministrazione comunale, ha definito «inaudita», perché «lo scorso 31 luglio la seduta di Consiglio comunale è stata sciolta per mancanza di numero legale. Quindi, mi domando perché esista ancora questa amministrazione». Qualche sassolino dalla scarpa se l’è tolto anche Antonella Scannapieco che, da diverso tempo, prova a fare chiarezza su alcuni punti dell’azione amministrativa della maggioranza Benincasa, senza però avere alcuna risposta (tra questi, le questioni relative al divieto di balneazione, allo spazzamento, all’Ausino e al vettore meccanico). La stessa Scannapieco è rimasta in maggioranza fino allo scorso mese di novembre, prima di prendere definitivamente le distanze da Benincasa e i suoi: «Solo in seguito all’operazione di puro trasformismo ho deciso di non farne più parte – ha tenuto a sottolineare – Chi ha tradito e non ha rispettato il mandato elettorale è stato il sindaco che, pur di rimanere incollato alla poltrona, ha fatto diventare merce la volontà dei cittadini. Ha giustificato il sostegno avuto dai due ex candidati quale “senso di responsabilità per scongiurare l’avvento di un commissariamento ma tengo a ricordare che non ha avuto la stessa responsabilità quando, nel 2008, fu l’artefice della sfiducia all’ex sindaco Giannella e della successiva venuta del commissario». Insomma, una dura e decisa presa di posizione, quella dei consiglieri comunali d’opposizione, che soprattutto oggi verrà ribadita con forza in aula consiliare.
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