di Andrea Pellegrino
Sono stati ricevuti in commissione politiche sociali i responsabili della cooperativa che gestiscono il centro d’accoglienza di Fuorni, dopo gli episodi che si sono verificati negli ultimi giorni. Ieri mattina Fiore Marotta, Simona Fumo e don Vincenzo Federico, responsabile della coop “Il Sentiero”, hanno illustrato le loro attività e le loro difficoltà ai componenti della commissione politiche sociali, guidata dal presidente Nico Mazzeo. Sul tavolo, in particolare, il capitolo sicurezza, con la richiesta che dovrà essere inoltrata alla Prefettura, di maggiori controlli nella zona di Fuorni, anche a seguito delle segnalazioni di commercianti e residenti. Quanto alla gestione, si tratta di una convenzione stipulata con la Prefettura di Salerno, che esclude, dunque, l’amministrazione comunale. La struttura, allo stato, ospita cento persone, di cui 11 minori. Ci sono anche bambini nati proprio durante la permanenza delle madri all’interno della struttura di accoglienza. Il «Sentiero», tra l’altro, gestisce anche altri strutture di accoglienza sul territorio provinciale. Don Vincenzo Federico, già a capo della Caritas della Diocesi di Teggiano – Policastro, era, tra l’altro, finito al centro dell’inchiesta “pocket money” della Procura di Napoli che indagava per peculato. Attualmente la sua posizione è stata stralciata e con molta probabilità si andrà verso un’archiviazione. “Era un incontro già in programma – ha detto il presidente della commissione Politiche sociali, Nico Mazzeo – Abbiamo verificato insieme ai responsabili della struttura e abbiamo avuto delle rassicurazioni, anche in merito alla protesta: si trattava di poche persone mentre tutti gli altri erano nella più assoluta normalità. Abbiamo chiesto quali sono le procedure che si secondo all’interno della struttura ma anche per quello che riguarda le uscite serali, a seguito delle segnalazioni dei cittadini. Parleremo con il sindaco, in modo tale da capire anche cosa intende fare la Prefettura, perché questo è un centro gestito da una cooperativa in base agli accordi con l’ufficio territoriale di governo e noi, come Comune, non abbiamo alcun tipo di gestione. Come amministrazione – spiega ancora il presidente Mazzeo – dobbiamo fare gli interessi di tutti i cittadini: tutelare queste povere persone che arrivano sui nostri territori e, allo stesso momento, dobbiamo guardare al tessuto cittadino e alla tranquillità di ogni singolo elemento. Continueremo a monitorare la situazione ma poi toccherà alle forze dell’ordine monitorare la situazione fare un lavoro di controllo di queste persone che escono e vanno per strada. Il controllo degli ingressi e delle uscite, se in qualche modo non viene normato, non è che possiamo gestirlo noi in maniera differente”.