Anche a Salerno esplode il Big Bang - Le Cronache
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Anche a Salerno esplode il Big Bang

Anche a Salerno esplode il Big Bang

di Andrea Pellegrino

Il Big Bang è esploso e la fondazione di Matteo Renzi è stata ufficializzata anche a Salerno. Martedì sera c’erano quasi cento persone, tra cui moltissimi amministratori comunali della provincia di Salerno, al battesimo ufficiale della fondazione “Big Bang” tenutosi al quartier generale renziano di Parco Arbostella. In prima fila naturalmente i renziani della prima ora, tra cui i sindaci Paolo Russomando (Giffoni Valle Piana), Tommaso Pellegrino (Sassano) e Stefano Pisani (Pollica), oltre il consigliere comunale di Salerno, Luigi Bernabò. Ancora gli amministratori della provincia, come Vincenzo Servalli, consigliere comunale di Cava de’ Tirreni, il cui nome è nella rosa dei possibili candidati sindaco del centrosinistra della città metelliana. Poi rappresentanti da Eboli e Contursi e curiosi, come Antonluca Cuoco di Fermare il Declino e Vincenzo Pedace, segretario dei Giovani Democratici. Poi Fabrizio Murino, un tempo Scelta Civica, e i rappresentanti dell’associazione “Non uno di meno”. Un folta platea, insomma, per sostenere il sindaco di Firenze nella sua nuova impresa politica che potrebbe arricchirsi fino all’uscita ufficiale con la presentazione delle candidature ai congressi cittadini, provinciali e regionali. Il programma delle iniziative sarebbe già abbastanza fitto: si parte proprio stamattina con la presentazione a Palazzo Sant’Agostino della due giorni “Mezzogiorno è Europa”, che si terrà al Borgo Medievale di Terravecchia a Giffoni Valle Piana domani e sabato e vedrà tra gli ospiti anche l’eurodeputato Pino Arlacchi. Sotto il profilo politico, in vista degli appuntamenti congressuali e con occhi puntati a quello provinciale, due sarebbero le strade che i renziani vorrebbero seguire: una corsa solitaria, puntando su un esponente salernitano, tra cui lo stesso consigliere comunale di Salerno città, Luigi Bernabò o un accordo con le altre aree del Pd, ed in particolare con i 360 di Vaccaro (area Letta) che sul tavolo avrebbero già calato in nome di Vincenzo Pedace. Ma tutto dipenderà da ciò che farà Vincenzo De Luca, il cui avvicinamento a Renzi, soprattutto se proseguirà lo stallo istituzionale al Ministero (con l’ancora mancata attribuzione delle deleghe), non è proprio fantapolitico. Tra l’altro proprio martedì un rappresentante dello staff di Renzi, presente alla riunione, non avrebbe escluso adesioni di amministratori di primo piano. Ma per ora dalla sede di via Manzo, l’attuale classe dirigente (tutta deluchiana) vorrebbe puntare su Nello Masturzi alla segreteria. Tra i big, in attesa che De Luca sciolga la prognosi, non mancano strizzate d’occhio al sindaco fiorentino. Appurata l’adesione dell’ex senatore Alfonso Andria (che transiterà seguendo la corrente di Dario Franceschini), anche la famiglia Valiante (Antonio, consigliere regionale e Simone, deputato) potrebbe confluire verso lidi renziani. Pare che lo stesso Antonio, già vicepresidente della giunta regionale della Campania (ai tempi di Bassolino), abbia apprezzato il discorso di Matteo Renzi nell’ultima assemblea nazionale del Pd. Ma nella lista c’è anche un altro Valiante: Gianfranco, consigliere regionale, eletto nella civica “Campania Libera” di Vincenzo De Luca. Proprio Gianfranco Valiante pare che in questo momento sia l’osservatore di De Luca nell’area renziana. Ancora, sempre tra i banchi consiliari regionali, non si esclude neppure che Anna Petrone possa sposare il progetto di Matteo Renzi. D’altronde il loro capogruppo regionale, Lello Topo, è un renziano a tutti gli effetti.