L’Ant “sbarca” a Marina d’Arechi: «Ora iniziative anche a Salerno» - Le Cronache
Primo piano sanità Salerno Cronaca Attualità

L’Ant “sbarca” a Marina d’Arechi: «Ora iniziative anche a Salerno»

L’Ant “sbarca” a Marina d’Arechi: «Ora iniziative anche a Salerno»

di Annarita Caramico

Ieri mattina, al Marina D’Arechi,  la Fondazione Ant (Assistenza Nazionale Tumori) è ‘sbarcata’ a Salerno. Ant ha aperto, a febbraio scorso, una  delegazione al Corso Umberto I a Cava de’ Tirreni. La Fondazione Ant è presente nel territorio campano dal 1990: nel territorio che va da Napoli a Caserta, fino ad oggi, hanno ricevuto assistenza oltre 5.400 malati, ogni giorno dell’anno, 24 ore su 24. Eubosia è la parola chiave di Ant: “La dignità della vita deve essere preservata  nella malattia sino all’ultimo istante di vita: è previsto anche dalla legge 38/2010  ha dichiarato Carmela D’Amato, responsabile della promozione Ant Salerno. “La crisi del Welfare è palese in tutta Italia- prosegue- in Campania però la sanità presenta criticità evidenti. L’ex sindaco di Salerno, attuale governatore della Regione, è commissario alla sanità: ci sono fondi per un ammontare di 162.000 euro che spettano all’Ant. Speriamo la situazione si sblocchi al più presto”. L’obiettivo è chiaro: “Vorremmo che la fondazione si strutturasse anche in provincia di Salerno”. Il sostegno a questa iniziativa solidale è partito lo scorso anno dai giovani di Confindustria, rappresentati a livello regionale da Francesco Palumbo e a livello locale dall’avvocato Giusy Citro. In prima linea anche la Fondazione della Comunità Salernitana Onlus, rappresentata dalla presidentessa Antonia Autuori. Le finalità dell’Ant sono più che lodevoli e, persino, ‘economicamente vantaggiose’ per tutti i cittadini: “la presa in carico di un paziente oncologico in un ospedale pubblico è di circa 700 euro al giorno, mentre il costo di un malato in carico ad Ant per 122 giorni è di euro 2.240, il risparmio che ne deriva è evidente” ha dichiarato l’avvocatessa Angela Bisogno, delegata Ant Salerno. “Una maggiore integrazione tra pubblico e privato in virtù del valore della solidarietà: è quello che si chiede per Ant” ha concluso la D’Amato.