di Marta Naddei
Il forfait al pontificale della mattina aveva lasciato presagire la ripetizione del copione di san Matteo 2012. Nel pomeriggio, invece, Vincenzo De Luca era dove più gli piace essere il 21 settembre: dietro la statua del Santo Patrono di Salerno. La processione di san Matteo è, infatti, per il primo cittadino, la vetrina preferita, anticipata dal lungo tour di inaugurazioni previste nei giorni che precedono la festività. Probabilmente, però, nemmeno lui ieri si aspettava due cose: i fischi e le Iene. Due varianti impazzite che hanno caratterizzato il percorso della processione che, di anno in anno, perde sempre più il suo carattere di preghiera nei confronti del santo protettore della città. Tanti sono stati anche gli applausi che salernitani festanti hanno riservato non alla statua di san Matteo ma al primo cittadino che lo seguiva in processione. Fischi di protesta all’indirizzo del sindaco lungo la strada che costeggia l’ospedale Da Procida; stessa scena anche all’arrivo in piazza Portanova dove alcuni cittadini non si sono lasciati sfuggire l’occasione per ricordare a De Luca i diversi errori nella gestione della città. Malumori espressi anche nei pressi del teatro Verdi. Ma è stato durante il passaggio in corso Vittorio Emanuele, durante il quale non sono mancati fischi e applausi, che è andato di scena il siparietto di giornata. Complice la presenza di Filippo Roma, inviato dell trasmissione “Le Iene”che ha tentato, una prima volta, di braccare De Luca all’altezza del negozio Brancaccio. Pronto l’intervento degli uomini della Digos che hanno fermato il giornalista ed il suo operatore. Sono volati spintoni e, nella ressa, il cameramen si è giocato anche il paio di occhiali che aveva sulla camicia, finiti distrutti. Inizialmente, Roma è stato allontanato dal corteo e soltanto dopo un colloquio con il questore Antonio De Iesu, ha potuto prendervi parte nuovamente e dare così la “caccia” a De Luca. Tanto da costringere il primo cittadino ad una vera e propria fuga per seminarlo. Per la prima volta, infatti, il sindaco non ha seguito il percorso della statua con la percorrenza della classica salita di via Duomo: ha infatti deviato improvvisamente per via delle Botteghelle, insieme alla sua “corte”, per tentare di scrollarsi di dosso la presenza dell’inviato della trasmissione tv. Obiettivo fallito a quanto pare, perché Roma lo ha seguito anche nella sua deviazione. Infine, l’approdo al Duomo di Salerno e De Luca che velocemente entra in cattedrale. Anche qui qualche contestazione, a quanto sembrerebbe, all’indirizzo del patron della Salernitana Claudio Lotito, anch’egli presente alla processione. Insomma, se l’anno passato il povero san Matteo era passato in secondo piano per l’assenza di De Luca in processione a seguito del rimprovero del vescovo (assenza giusitificata con un problema di salute), quest’anno è passato in secondo in secondo piano per la sua presenza. Il dato è che, ancora una volta, il santo protettore è stato relegato al ruolo di comparsa.