di Andrea Pellegrino
C’è la richiesta di archiviazione per l’accusa di voto di scambio per il governatore Vincenzo De Luca. E’ il caso, meglio noto, della “frittura di pesce” finito all’attenzione della Procura di Napoli, dopo l’audio pubblicato dal “Fattoquotidiano.it”, dopo il famoso incontro con i sindaci (quello in cui Franco Alfieri passò come il “maestro delle clientele”), all’Hotel Ramanda, in piena campagna referendaria per il Sì. A quanto pare non ci sarebbero indizi sufficienti per portare avanti l’inchiesta giudiziaria che si avvierebbe, dunque, verso l’archiviazione. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca era stato iscritto nel registro degli indagati per una ipotesi di istigazione al voto di scambio. Il pm Stefania Buda aveva acquisito, poi, le testimonianze dei collaboratori di Vincenzo De Luca ma anche di gruppo di disoccupati organizzati (tra tutti i Bros). Testimonianze che con molta probabilità non hanno supportato l’accusa ipotizzata dalla Procura di Napoli.