di Andrea Pellegrino
Turbativa d’asta per l’allestimento delle strutture e degli impianti per l’Arena del Mare – Sea Sun di Salerno del 2015 con “l’interessamento” di Ernesto Sica. La direzione distrettuale antimafia accende i riflettori anche su “Salerno Fiere srl” di Luigi Carrano (che tra l’altro risulterebbe, di recente, essere collaboratore della segreteria del consigliere regionale Maraio) che aveva partecipato all’appalto spinto da Giuseppe Granato (in passato vicino ad ambienti della criminalità organizzata) e Salvatore Marrazzo, gestori di fatto della società. I particolari emergono nell’ambito della maxi inchiesta che coinvolge anche il sindaco di Pontecagnano Faiano Ernesto Sica, finito sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Salerno per corruzione. Salerno Fiere aveva già organizzato il Fosof a Pontecagnano, dunque, “l’amicizia” con il primo cittadino era già collaudata. Stando all’appalto dell’Autorità Portuale di Salerno, in pratica la Salerno Fiere, non avendo i mezzi a disposizione, si sarebbe rifornita del materiale necessario per l’allestimento del Sea Sun all’Arena del Mare di Salerno, alla “Venosa srl”, seconda aggiudicataria dell’appalto dell’Autorità Portuale. La ricostruzione della vicenda è tutta attraverso le carte che la Guardia di Finanza ha recuperato all’interno degli uffici dell’autorità portuale di Salerno. Delibere dell’allora presidente Andrea Annunziata ma anche atti interlocutori tra l’autorità e la ditta aggiudicataria dell’appalto. Ernesto Sica, invece, a quanto pare, si sarebbe interessato al reperimento dei fondi necessari alla Salerno Fiere per portare a termine l’appalto e saldare quanto voluto dalla Venosa srl. Il primo cittadino si sarebbe rivolto, secondo la ricostruzione dei fatti, a Mancini (imprenditore del settore dell’abbigliamento) per recuperare denaro contante. Ma questo è solo uno degli episodi che sono finiti all’attenzione degli inquirenti che dal 2014 indagano sull’attività condotta dall’amministrazione comunale del sindaco Ernesto Sica. Nel mirino sarebbero finiti gli affidamenti per eventi (soprattutto natalizi) che si sono tenuti negli ultimi anni sul territorio del comune picentino. Solo qualche settimana fa lo stesso primo cittadino Sica è stato destinatario di un avviso di conclusione indagine rispetto ad una inchiesta sull’appalto delle luminarie natalizie: l’accusa in questo caso è di abuso d’ufficio. Ma, alla luce degli ultimi sviluppi, sembra che si tratti solo di una costola dell’inchiesta condotta dal pm Vincenzo Senatore della Direzione Distrettuale antimafia di Salerno.