di Brigida Vicinanza
Scoppia la polemica sulle associazioni e gli spazi concessi a canoni mensili o annuali di locazione modesti e molto bassi. Spazi pubblici, di proprietà del Comune di Salerno spesso affidati anche ad associazioni che hanno presidenti o membri vicini all’amministrazione comunale. E ora i consiglieri comunali di opposizione vogliono vederci chiaro e far luce su tutte le associazioni che usufruiscono degli spazi pubblici concessi da Palazzo di Città. Dopo l’articolo apparso ieri su queste colonne in merito ad un’associazione che ha come presidente la figlia del vicesindaco Eva Avossa e che pagherebbe soltanto 24 euro di canone mensile per occupare i locali dell’ex scuola in via Piegolelle a Giovi, a scendere in campo sono i capigruppo di opposizione tra cui Roberto Celano e Ciro Russomando, che in una nota inviata al presidente della commissione Trasparenza Antonio Cammarota, hanno invitato quest’ultimo a mettere all’ordine del giorno dell’incontro di domani, al terzo piano di Palazzo Guerra, la questione: “Si apprende ancora una volta che ad associazioni salernitane vengono concessi spazi in strutture comunali a canoni irrisori di locazione. Per questo, appare ormai ineludibile regolamentare l’assegnazione degli spazi pubblici ed i contributi ad enti ed associazioni, a prescindere dalla necessità, pure evidenziata più volte da diversi consiglieri, di prevedere un albo per tutte le associazioni – si legge nella nota a firma di Celano e Russomando – chiediamo, dunque, di acquisire tutte le informazioni e gli atti relativi agli spazi pubblici comunali ed alla loro assegnazione e l’elenco dei contributi assegnati nel corso del 2016 ad enti ed associazioni. Ciò anche al fine di verificare la trasparenza delle determinazioni assunte dall’amministrazione e per consentire ai Commissari di produrre proposte per una più equa e motivata “distribuzione” di spazi e risorse”. E proprio sulla necessità di avere un albo delle associazioni, i consiglieri comunali ne hanno discusso dall’inizio della nuova amministrazione Napoli, ma senza concretizzare nulla. “Il discorso sulle associazioni è più ampio e sarebbe necessario stabilire un principio uguale per tutti quelli che vogliono usufruire o già usufruiscono di locali pubblici – ha sottolineato il presidente della commissione Trasparenza Antonio Cammarota – istituirò comunque la questione in commissione, ma sull’albo delle associazioni bisogna essere chiari. Non ha senso farlo soltanto per una conta delle associazioni presenti sul territorio salernitano. Bisogna inserire delle clausole per farne parte. Ad esempio chi vuole ottenere fondi, patrocini morali e altro dall’amministrazione deve assolutamente far parte dell’albo, ma non tutti possono iscriversi, deve esserci quindi un regolamento preciso da istituire. Io sono stato contrario alla proposta dell’albo delle associazioni così come ideato da alcuni, in quanto non avrebbe senso”, ha concluso il presidente della Commissione e consigliere di opposizione che ora porterà la questione all’ascolto di tutti i consiglieri affinché vinca il principio della “trasparenza” e delle regole uguali per tutti.