di Brigida Vicinanza
“Perché il Comune di Salerno è così veloce nell’assunzione di figure dirigenziali mentre è così lento sulle assunzioni delle figure intermedie?” Una domanda, che scaturisce una battaglia che la Cgil sta portando avanti oramai da mesi. Angelo De Angelis, segretario funzione pubblica della Cgil, scende nuovamente in campo a favore dei giovani e di chi si trova senza lavoro, affinché possa trovare la strada anche a Salerno e soprattutto coniugare così anche la mancanza di personale nell’amministrazione, negli uffici tecnici e tra i caschi bianchi salernitani. “Servono 3 bandi di concorso a tempo indeterminati. Uno per il settore amministrativo, uno per gli uffici tecnici e uno per i vigili urbani. Il Comune ora può farlo e potrebbe assumere tantissimi giovani a tempo indeterminato che hanno bisogno di trovare occupazione”. Dopo infatti la richiesta della Uil, che unitamente ai vigili stagionali, chiedeva la proroga dei contratti le coscienze si stanno muovendo e le richieste saranno incessanti affinché la battaglia venga vinta: “Ma non si può prorogare semplicemente il contratto dei vigili stagionali, in quanto non è previsto dal bando di concorso. Ma indire un altro bando sì, magari tenendo conto nel punteggio finale anche della partecipazione ad altri bandi precedenti e pagando quindi l’esperienza nel settore – ha sottolineato De Angelis – ora il Comune ha sia la copertura finanziaria che giudiziaria, non capisco perché ha bandito solo concorsi per i dirigenti. Anzi io sono dell’idea che bisognerebbe dare prima spazio alle figure intermedie e ai nostro giovani”. Ci sarà comunque prossimamente un tavolo di concertazione per poter discutere della questione e capire se l’amministrazione comunale potrà accettare la proposta della Cgil e poter avviare i bandi di concorso. “Dobbiamo dare un futuro ai nostri giovani – ha concluso De Angelis – e dobbiamo tutelarli affinché possano crescere e possano avere la possibilità di vivere dignitosamente”. E’ ora di aprire le porte all’occupazione insomma, invece che fare i conti sempre con qualche pratica di disoccupazione qua e là.