Di Adriano Falanga
“Ciascuno avrà 15 minuti di fama” scriveva Andy Warhol nel 1968. Scafati pure ha i suoi quindici minuti famosi, tanti quanti ne bastano per mandare la città in tilt. Quindici minuti di pioggia intensa e si ferma la Circumvesuviana, sotto un metro di acqua. Questo perché l’acqua che scorre (allagandola) su via Passanti finisce in ciò che oggi è diventata una vasca di laminazione naturale, l’incrocio tra via Battisti e via Martiri D’Ungheria. Naturalmente a diventare un canale veneziano è anche la stessa via Battisti. E’ allarme maltempo per questo fine settimana scafatese, che porterà con se gli ultimi scampoli di festività natalizie. Già ieri pomeriggio la città è finita nel caos, quando i famosi “15 minuti di pioggia” hanno provocato allagamenti in ampie zone della città. Via Passanti, via Nuova San Marzano, via Lo Porto, via Cesare Battisti, via Terze, l’elenco è sempre lo stesso. A finire sommersi dall’acqua box, scantinati ed esercizi commerciali. Paura in via Sant’Antonio Abate, in contrada Cappelle, dove intorno alle 14 la caduta di un fulmine ha mandato in tilt gli impianti elettrici, oltre ad aver danneggiato diverse televisive e bruciato gli apparecchi tv ad esse collegate. Fortunatamente nessun danno fisico a persone. Dopo qualche ora la situazione è tornata nei limiti di tolleranza. Perché Scafati è così, bastano 15 minuti per metterla in ginocchio.