di Brigida Vicinanza
“Ci sentiamo truffati dalla società e penalizzati sin dall’inizio”. Così tra gli standisti accanto alla villa Comunale si diffonde il malcontento. Donato Di Gianni, da Laviano, aveva scelto proprio Luci d’Artista per sponsorizzare i suoi prodotti caseari pagando circa 6000 euro per una casetta di legno accanto al Teatro Verdi, quota tra le più alte di tutte. “Mi avevano garantito di essere tra le zone più strategiche per la vendita. Qui sarebbero dovuti passare circa 30.000 turisti in quanto gli autobus dovevano parcheggiare proprio nelle vicinanze. E invece io ho pagato circa 170 euro al giorno per guadagnarne poi effettivamente 150 quotidianamente e in media. E ora dopo il danno, anche la beffa. Arrivano i vigili urbani nel bel mezzo delle vacanze natalizie e chiudono non solo gli stands, ma anche l’accesso al viale – ha sottolineato Di Gianni – alla fine le casette qui sono nascoste, non abbiamo avuto la giusta sponsorizzazione e non compariamo nemmeno nella mappa di Luci d’Artista che distribuiscono a tutti i turisti quando arrivano a Salerno”. Insomma non sono proprio contenti gli standisti che in un pomeriggio all’improvviso hanno visto apporre i sigilli alle strutture che avevano già pagato alla società: “Non si sa ora che fine faremo, sicuramente il Comune ha usato il pugno duro, ma tra i due litiganti quelli finiti male siamo stati noi. Ora agiremo sicuramente per vie legali, in quanto abbiamo pagato già il tutto nonostante i problemi sono cominciati già dal primo giorno – ha sottolineato poi Di Gianni – in quanto non ci hanno attaccato subito l’energia elettrica per poter iniziare la nostra attività. Buongiorno Italia subito dopo l’arrivo delle Forze dell’ordine ci ha invitato comunque a mantenere aperte le attività, ma a questo punto contro i caschi bianchi, dopo un tira e molla, non abbiamo potuto nulla. Hanno apposto i sigilli anche all’uscita della Villa Comunale e vietato il transito in quell’area. In ogni caso oggi è toccato a noi, domani toccherà a tutti gli altri, la decisione è stata presa e non possiamo appellarci a niente e nessuno, se non probabilmente alla società alla quale noi abbiamo pagato tutto, dallo stand che comprendeva anche l’occupazione di suolo pubblico alla Scia sanitaria per ognuno”. Circa una decina, i caschi bianchi impegnati quindi durante tutto il pomeriggio di ieri per il caso, che da soli infatti non hanno potuto provvedere alla chiusura di tutte le casette e di conseguenza molte di quelle sul Lungomare e a Piazza Sant’Agostino hanno proseguito comunque la loro attività, danneggiando d’altraparte chi invece ha dovuto cedere agli “ordini” dall’alto. “In ogni caso, nonostante i pagamenti, la società non ha mai risposto alle sollecitazioni che abbiamo fatto in precedenza – ha concluso Donato Di Gianni – io personalmente avevo inviato delle mail in quanto mi sono sentito truffato dall’inizio, ma non ho mai ricevuto risposta se non al pagamento degli assegni dovuti per la ricevuta. Domani (oggi per chi legge) non sappiamo se ci faranno riaprire e non sappiamo nemmeno come potrà risolversi questo contenzioso tra società e Comune di Salerno. Sappiamo che probabilmente faranno un ricorso, ma non ne siamo certi. L’unica certezza rimane che noi abbiamo perso un’altra opportunità e fonte di guadagno, in quanto i turisti che arrivano a Salerno saranno molti durante i giorni di festa per il nuovo anno”.