di Brigida Vicinanza
Il Movimento 5 stelle in piazza per il “no” a Salerno. Nel regno di Vincenzo De Luca infatti Angelo Tofalo, Andrea Cioffi, Roberto Fico, Michele Cammarano e tutti gli attivisti suonano per la carica per invitare i cittadini a votare no all’appuntamento del 4 dicembre. “Il no è un voto per la libertà dalla casta – ha sottolineato il deputato Roberto Fico – Renzi dice esattamente l’opposto di quello che è scritto nella riforma. Questa riforma ha un bel titolo e nel contenuto è assolutamente scellerato. Addirittura per via costituzionale vogliono dare il doppio incarico ai consiglieri regionali e ai sindaci che così si troveranno con due poltrone. Non si vota sul merito, noi vogliamo che la sovranità politica rimanga agli italiani e non rimanga ai partiti politici – ha aggiunto – all’immunità parlamentare si deve rinunciare ad esempio ed è una cosa che noi abbiamo sempre sostenuto, noi lo facciamo”. Mentre su De Luca, Roberto Fico ha ribadito: “Io non credo che tutti i salernitani seguano ciò che dice Vincenzo De Luca, seguono ciò che credono loro in modo individuale, non sono certo delle persone che in massa seguono il pensiero di una persona. Sono liberi e indipendenti e scelgono in base al merito della riforma”. In piazza Valiutti presenti tantissimi attivisti dei meetup salernitani, che hanno preso parte all’iniziativa, ma soprattutto hanno potuto concludere così un percorso di campagna referendaria sul territorio salernitano, dove si sono impegnati quotidianamente. Tra piazze, mercati rionali, incontri e interviste in strada, gli attivisti infatti hanno potuto informare giorno per giorno i cittadini e soprattutto organizzare dibattiti e incontri sul “no”. Ma non senza qualche difficoltà, come ha specificato Catello Lambiase, membro del meetup Amici di Beppe Grillo: “Abbiamo fatto il massimo sforzo in questa campagna, dal volantinaggio, ai banchetti, fino alle interviste. Abbiamo affisso manifesti durante le notti che abbiamo ritrovato poi costantemente coperti il mattino dopo. Questo possiamo chiedere all’amministrazione, di controllare anche l’affissione, perchè se ci sono spazi riservati all’affissione pubblica questi spazi non devono essere coperti o i manifesti sistematicamente strappati, ma noi non ci arrendiamo”.