di Andrea Pellegrino
«Sequestrate o bloccate il sito di compostaggio di Salerno». La richiesta indirizzata al Procuratore della Repubblica Corrado Lembo arriva dai consiglieri comunali Roberto Celano e Ciro Russomando. Un esposto che è arrivato all’attenzione del commissario straordinario dell’Arpac Pietro Vasaturo e allo stesso presidente dell’Anac Raffaele Cantone. L’inchiesta parte proprio dall’anticorruzione (così come rilanciata su queste colonne) che ha avviato una contestazione ed un accertamento sull’impianto di Salerno, un tempo ritenuto un «gioiello» da parte dell’ex primo cittadino – oggi governatore della Campania – Vincenzo De Luca. L’Anac nella sua relazione ha evidenziato numerose criticità, inviando il tutto all’attenzione della Procura della Repubblica di Salerno ma anche della Corte dei Conti di Napoli. Gli ispettori dell’anticorruzione, sostanzialmente, avrebbero recepito le anomalie denunciate dall’ex assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano. «I rilievi dei tecnici Anac – scrivono Celano e Russomando – evidenziano che l’impianto non funzionerebbe in virtù di macroscopici errori di progettazione. Dunque, in relazione al perdurare della contestata gestione – incalzano i due consiglieri comunali – abbiamo chiesto alla Procura se non sia il caso di mettere in atto – nelle more di tutti gli accertamenti necessari – misure cautelari finalizzate al blocco o sequestro dell’impianto, per scongiurare il paventato rischio dell’eventuale prosecuzione del danno erariale ed ambientale in particolare». Ma a quanto pare il caso è già all’attenzione del procuratore capo Corrado Lembo che avrebbe aperto un fascicolo da affidare poi ad un sostituto. Non si esclude, poi, che a seguire le indagini sia il Noe di Salerno. Il tutto mentre da Palazzo di Città sono state inviate le controdeduzioni alla relazione dell’Anac. E non solo. Il caso è approdato anche in commissione bicamerale sui rifiuti, dopo le sollecitazioni del deputato salernitano Mimmo Pisano. L’organo parlamentare dovrebbe ascoltare a breve il vicegovernatore della Campania Fulvio Bonavitacola. Anche in Regione il gruppo pentastellato ha chiesto chiarimenti in commissione ambiente. Ma al sito di compostaggio non si esclude che ci possa essere una visita ispettiva. Tra l’altro, tra le contestazioni dell’Anac ci sarebbe la mancata o l’errata classificazione dei rifiuti, nonché perplessità sulla gestione dei sovvalli. E non solo per l’aspetto economico ma anche per la stessa produzione e smaltimento dei rifiuti. Da verificare, in pratica, la produzione di compostaggio nel quale sia superata la soglia di accettabilità dei rifiuti raccolti separatamente o se siano presenti sostanze pericolose.