di Andrea Pellegrino
Sul sito di compostaggio di Salerno qualcosa si muove. Dopo le indagini avviate dall’Anac di Raffaele Cantone (anticipate su queste colonne), la politica fa la sua parte e chiede chiarezza. Anche in Parlamento si muove la commissione bicamerale rifiuti, dopo la sollecitazione del deputato salernitano del Movimento 5 Stelle, Mimmo Pisano. La commissione ascolterà il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola e si procederà ad un sopralluogo. «Dopo la lettera da me inviata al presidente Bratti e grazie al lavoro svolto dalla nostra portavoce in Bicamerale rifiuti, la senatrice Paola Nugnes, la Commissione si è subito attivata», spiega Mimmo Pisano. «Si procederà infatti all’audizione di Fulvio Bonavitacola, che avrebbe dovuto già rispondere sul piano rifiuti della Campania. Al vice presidente della Regione è stato comunicato dalla Commissione di integrare anche con un “focus” sull’impianto di compostaggio di Salerno, finito nel mirino dell’Anac. Considerando che il presidente De Luca – prosegue – ha in mente di aprire un’altra decina di impianti di compostaggio sul territorio campano, sul “modello di quello di Salerno”, come è solito ripetere, tronfio di orgoglio, appare quanto mai necessario e urgente fare chiarezza. Oltre a Bonavitacola, sarà ascoltata anche l’Arpa Campania che secondo la relazione degli ispettori di Cantone non avrebbe vigilato sull’attività dell’impianto, nonostante l’anomalo funzionamento dello stesso. La Commissione ha inoltre deciso di procedere anche ad un sopralluogo all’impianto di Salerno. Il grande bluff di Vincenzo De Luca ha i giorni contati».
Attenzione massima anche a Palazzo di Città. «Nel corso dell’ultima seduta della Commissione Consiliare Trasparenza del Comune di Salerno, presieduta dall’avvocato Antonio Cammarota, di richiedere “l’acquisizione integrale di tutti gli atti accessibili da questa commissione relativi al procedimento ispettivo Anac, e quindi la relazione ispettiva e la comunicazione nonché le risultanze istruttorie Anac, nonchè le controdeduzioni anche del Comune di Salerno”. «Un atto giusto e doveroso – afferma Antonio Cammarota – alla luce delle polemiche e del rilievo della vicenda, così come è prova l’interessamento dell’Anca, e per cui occorrerà, al netto delle competenze dell’autorità anti corruzione e di quelle eventuali dell’autorità penale, verificare eventuali ulteriori dati rilevanti per il Comune di Salerno e per la trasparenza che la commissione da me presieduta persegue».
Ancora sull’argomento è intervenuto anche il consigliere comunale Dante Santoro: «Dieci giorni fa chiedevo con interrogazione urgente documentazione in cui fosse prospettato dati alla mano il rapporto tra i costi iniziali e correnti dell’ impianto di compostaggio ed i risultati dei quali dovrebbero beneficiare i cittadini. Ricordo che l’ Anac del giudice Cantone indaga per accertare eventuali irregolarità sulla produttività dell’ impianto che in quanto ‘speciale’ è costato 25 milioni di euro ai cittadini (rispetto agli abituali 7-8). Non avendo ricevuto nessuna risposta in settimana mi farò sentire, ma nel frattempo siamo per l’ ennesimo anno tra i primi comuni d’ Italia per Il costo della tassa sui rifiuti»
Attenzione massima anche a Palazzo di Città. «Nel corso dell’ultima seduta della Commissione Consiliare Trasparenza del Comune di Salerno, presieduta dall’avvocato Antonio Cammarota, di richiedere “l’acquisizione integrale di tutti gli atti accessibili da questa commissione relativi al procedimento ispettivo Anac, e quindi la relazione ispettiva e la comunicazione nonché le risultanze istruttorie Anac, nonchè le controdeduzioni anche del Comune di Salerno”. «Un atto giusto e doveroso – afferma Antonio Cammarota – alla luce delle polemiche e del rilievo della vicenda, così come è prova l’interessamento dell’Anca, e per cui occorrerà, al netto delle competenze dell’autorità anti corruzione e di quelle eventuali dell’autorità penale, verificare eventuali ulteriori dati rilevanti per il Comune di Salerno e per la trasparenza che la commissione da me presieduta persegue».
Ancora sull’argomento è intervenuto anche il consigliere comunale Dante Santoro: «Dieci giorni fa chiedevo con interrogazione urgente documentazione in cui fosse prospettato dati alla mano il rapporto tra i costi iniziali e correnti dell’ impianto di compostaggio ed i risultati dei quali dovrebbero beneficiare i cittadini. Ricordo che l’ Anac del giudice Cantone indaga per accertare eventuali irregolarità sulla produttività dell’ impianto che in quanto ‘speciale’ è costato 25 milioni di euro ai cittadini (rispetto agli abituali 7-8). Non avendo ricevuto nessuna risposta in settimana mi farò sentire, ma nel frattempo siamo per l’ ennesimo anno tra i primi comuni d’ Italia per Il costo della tassa sui rifiuti»