di Andrea Pellegrino
Non bastava aver abbassato la soglia di età a 60 anni per accedere al vitalizio regionale (uno degli ultimi è Giovanni Baldi, ex consigliere del Pdl), la Regione Campania contempla anche il «doppio vitalizio». Il caso è stato sollevato ora dal Movimento 5 Stelle che ha presentato una proposta di legge per dire basta ai privilegi. La proposta di legge ‘Interventi per la riduzione dei costi della politica e in materia di trasparenza’ è stata deposi- tata dai sette consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle: “La Campania- dice Valeria Ciarambino – è l’unica tra le grandi regioni d’Italia che non si è ade- guata alle linee guida stabilite nell’ottobre 2014 dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali per ridurre i vitalizi in essere, innalzare l’età al conseguimento del beneficio e intervenire sul cumulo con altri vitalizi – spiega Ciarambino – addirittura in Campania accade l’odioso paradosso che politici a soli 60 anni percepiscano il vitalizio regionale e spesso sono destinatari anche di altri vitalizi, incassando cospicui assegni». Le conseguenze del mancato adeguamento? «In due anni un mancato risparmio di ben 10 milioni di euro di soldi pubblici. Inoltre per non aver innalzato l’età, dal 2014 ad oggi sono già scattati ben 24 vitalizi che altrimenti sarebbero stati erogati solo tra alcuni anni. Attualmente la Regione Campania eroga circa 190 vitalizi che ci costano quasi 10 milioni di euro all’anno” continua la consigliera. “La nostra proposta di legge riprende quelle linee guida che la Regione finora ha ignorato e rappresenta il ‘minino sindacale’ in tema di equità: riduzione degli importi dei vitalizi dal 5 al 16%; innalzamento dell’età per percepire il vitalizio da 60 a 66 anni come per la pensione di tutti i dipendenti pubblici; divieto di cumulo con altri vitalizi, ad esempio biso- gnerà scegliere tra il vitalizio da ex consigliere regionale o quello da ex parlamentare – aggiunge – Approvando la proposta di legge del Movimento 5 Stelle, la Regione Campania risparmierebbe oltre 3 milioni e 500 mila euro all’anno, risorse da destinare a politiche sociali e emergenze ambientali». Ed ecco chi sono i beneficiari. Ci sono gli ex presidenti della giunta regionale Antonio Bassolino, Antonio Rastrelli ed Andrea Losco. C’è anche l’omonimo dell’attuale presidente, l’avellinese Enzo De Luca, che è stato di recente anche nominato a capo dell’osservatorio regionale sui rifiuti. Ancora l’ebolitano Abdon Alinovi, 93enne, storico esponente del Pci; l’ex parlamentare e sottosegretario di stato alle partecipazioni statali Paolo Del Mese; Isaia Sales, già sottosegretario di Stato al Tesoro; l’ex ministro socialista alle aree urbane Carmelo Conte e l’ex ministro dell’interno Nicola Mancino. Tra l’altro, Mancino è stato anche a capo della giunta regionale della Campania dal 1971 al 1972 e al 1975 al 1976, prima dell’insediamento del salernitano Gaspare Russo. Doppio vitalizio anche l’ex parlamentare Franco Brusco. A rinunciare, invece, sarebbe stato Enzo Rivellini. Lunghissimo, invece, l’elenco degli ex consiglieri regionali beneficiari del vitalizio. «Ora tocca alla Giunta De Luca dimostrare di voler fare la vera lotta ai privilegi – conclude Ciarambino – Si calendarizzi subito e si approvi questa proposta di legge per rendere la Regione Campania in linea con le altre regioni italiane: per ogni giorno che non la attuiamo sprechiamo 9500 euro. De Luca da che parte sta?».