di Marco De Martino
SALERNO. Stremato ma soddisfatto, Beppe Sannino in sala stampa analizza il pareggio maturato all’Arechi tra la sua Salernitana ed il Verona. Secondo il trainer di Ottaviano il suo undici ha avvertito in fase iniziale troppa emozione per la cornice di pubblico dell’Arechi, ventimila tifosi che hanno fatto tremare le gambe a Busellato e compagni: “Abbiamo pagato qualcosa sotto il profilo dell’emozione. Tanti ragazzi non avevano mai giocato davanti a palcoscenici del genere. Nei primi venti minuti non riuscivamo a scalare con i tempi giusti, abbiamo preso gol, abbiamo rischiato di prenderne un altro ma poi ci siamo riorganizzati ed abbiamo proposto calcio. Abbiamo pareggiato, e nel finale se c’era una squadra che meritava i tre punti questa era la Salernitana. Il punto ci sta stretto”. I primi venti minuti i terzini Laverone e Vitale erano troppo bassi: “I cinque non riuscivano a scalare con i tempi giusti, mettendo in difficoltà i tre centrocampisti. Dal 25’ del primo tempo ci siamo comportati meglio, ma ciò che mi fa felice è il piglio del secondo tempo. Il dato di fatto più importante è l’aver fatto tanti cross, tutti messi dal fondo del campo. Questo lascia ben sperare per il gioco corale, arioso proposto, ma abbiamo ancora grandi margini di miglioramento. I giocatori sanno gestire meglio le situazioni, come fatto nel secondo tempo”. Ancora una volta il modulo è stato il 3-5-2: “E’ quello che ora ci dà maggiori certezze in una fase, ma al tempo stesso è contraddittorio perché ci costringe ad avere solo due esterni. Ora abbiamo la possibilità, con altri calciatori come ad esempio Tuia, di poter giocare a quattro dietro. Laverone è uscito alla distanza, Vitale è andato benissimo, Busellato ha corso tantissimo e per finire voglio fare i complimenti per l’umiltà mostrata da Rosina. La sua prestazione fa capire la nostra mentalità, che è operaia”. Rosina si è visto poco in zona gol: “E’ un giocatore straordinario, ha tolto l’io e messo il noi davanti. Tra primo e secondo tempo è stato il primo a spronare i compagni per stare ancora più uniti”. Po Sannino rivolge una tirata d’orecchie ai suoi attaccanti, ed in particolare a Donnarumma, che è rimasto in ombra: “Vogliamo vederlo non solo fare gol ma anche sacrificarsi per la squadra. Deve seguire l’esempio di Rosina. I nostri attaccanti sono straordinari ma quando capiranno che sono i nostri primi difensori la Salernitana girerà ancora meglio”. Sannino infine rivela il suo stato d’animo dopo l’accoglienza ricevuta all’Arechi: “Dopo tanto tempo mi sono emozionato in uno stadio. Quando sono entrato a vedere il campo questa marea di gente mi ha fatto venire il groppo alla gola, con una città intera che aspettava due ore prima la propria squadra per sorreggerla in una partita tanto importante”.