Di Adriano Falanga
“Aliberti ha il dovere di venire in consiglio comunale a riferire su quel che sta accadendo: commissione d’accesso, Piu Europa, emergenza criminalità. Non può continuare a scappare dal confronto”. Michele Grimaldi, consigliere comunale del Pd, si dice preoccupato di quanto sta accadendo in città negli ultimi mesi. “L’arrivo della commissione d’accesso è per noi motivo di grande preoccupazione per il destino della Città. in caso di scioglimento del Comune, Scafati rischia almeno 18 mesi di paralisi amministrativa, vicenda gravissima per il suo tessuto economico ed il suo sviluppo: questa è la principale colpa di chi ancor in queste ore continua con arroganza a rimanere attaccato alla poltrona”. Si dice garantista, ma la questione secondo Grimaldi, è di opportunità non di merito. “Il Sindaco deve capire che è finito il teatrino. Dimissioni, il tentativo di decadenza per potersi ricandidare una terza volta e rimanere incollato alla sua carica, i continui rimpasti di giunta: adesso basta, Scafati non ne può più di chi fa il giocoliere pensando solo ai suoi interessi, mentre la Città avrebbe bisogno di attenzione, stabilità amministrativa, programmazione”. Chiaro che la commissione e la Magistratura fanno un loro percorso separato dalle attività politiche, ma è chiaro anche che tutto questo rischia di destabilizzare l’armonia istituzionale, nonché, distrarre il primo cittadino dai suoi doveri. “Un Sindaco è innanzitutto questo: cura dell’ordinaria amministrazione, buche, verde pubblico, qualità della sicurezza e della vivibilità urbana. Se è concentrato su altro, se non ha un monitoraggio quotidiano del proprio territorio, se pensa di fare delibere nelle quali si abbassa il prezzario regionale delle opere pubbliche del 30%, un Sindaco non fa il suo lavoro. E Aliberti non lo fa – continua Grimaldi, che non risparmia critiche anche sulle provocazioni che il sindaco ha fatto e fa ancora sull’inerzia della Regione riguardo l’ospedale Scarlato – a differenza di chi per cinque anni è stato volutamente distratto, e prima ha negato il problema, poi ha parlato di eccellenza, poi ha creato ad arte confusione sul primo soccorso, la nostra posizione non è mai cambiata: va riaperto il Pronto Soccorso. Senza se e senza, che governi Caldoro o governi De Luca”.
Grimaldi nel corso dell’ultimo consiglio comunale di fine anno scorso presentò, riuscendo a ricevere voto positivo, una mozione sulla questione sicurezza. Tutta una serie di proposte che avrebbero impegnato l’amministrazione comunale a concretizzarle: “perché giace nascosta in qualche cassetto e non è mai stata attuata?”. subentrato in consiglio comunale all’ex capogruppo e candidato sindaco Vittorio D’Alessandro, il giovane consigliere comunale è risultato comunque essere il più votato della minoranza, sfiorando i 500 voti. C’è chi lo vede bene come futuro candidato sindaco, ma c’è anche chi invece lo ritiene troppo giovane politicamente. Grimaldi però non si scompone: “Il PD deve continuare sulla strada intrapresa: parlare col noi e mettere da parte gli “io”. Costruire un’alleanza larga, civica, progressista. Questo è quello per cui siamo chiamati a parlare e soprattutto a lavorare”.