di Andrea Pellegrino
Vincenzo Viggiani è il nuovo commissario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II. Lascia il “Ruggi d’Aragona” dopo mesi di polemiche ed un avviso di sfratto notificatogli qualche settimana fa dal governatore della Campania Vincenzo De Luca e dai vertici provinciali del Partito democratico. Una nomina quella di Viggiani a Napoli che avrebbe (ed ha) tutto il sapore di una promozione ma che, invece, nasconderebbe la volontà del governatore di liberare definitivamente tutte le caselle del management sanitario nella città di Salerno. D’altronde, Viaggiani ha un rapporto contrattuale ancora in essere con la Regione Campania ed il passaggio a Napoli non aprirebbe contenziosi amministrativi.
La nomina era in parte già nell’aria già da qualche mese (così come anticipato su queste colonne), nonostante i rapporti (politici) tesi tra Viggiani e De Luca. Poi lo scontro sul “Ruggi” legato soprattutto al caso degli assenteisti ed infine la prematura scomparsa del manager del Policlinico avrebbero accelerato i tempi e dunque il trasloco di Viggiani a Napoli. Dalla Cisl non mancano forti critiche alla gestione Viggiani: «Lascia – dice Antonacchio – una azienda allo sbando. Nei due anni di guida la situazione è andata deteriorandosi. Sicuramente non se ne sentirà la mancanza».
Quanto al “Ruggi d’Aragona”, per ora, tecnicamente la guida sarà affidata ad Angelo Gerbasio, direttore sanitario dell’azienda, anche se – annunciano da Palazzo Santa Lucia – in tempi brevissimi si arriverà alla nomina di un commissario per l’azienda ospedaliera universitaria di via San Leonardo. Secondo indiscrezioni la nomina potrebbe arrivare già venerdì, o al massimo ad inizio della prossima settimana. In pole resta Attilio Bianchi, da sempre vicinissimo alle posizioni di Vincenzo De Luca. Ancora nella rosa c’è il nome di Alfonso Giordano, recentemente alla guida della direzione sanitaria dell’azienda ospedaliera casertana “Sant’Anna e San Sebastiano”. Giordano era stato anche direttore sanitario dell’ospedale “Mauro Scarlato” di Scafati. Non si esclude, infine, una soluzione tecnica che porti alla guida del “Ruggi”, un dirigente regionale in attesa di formalizzare, poi, il vero incarico di direttore generale. Una strada, questa, già utilizzata per l’Asl di Salerno con il commissariamento targato Antonio Postiglione.