di Marta Naddei
“Un lavoro straordinario nel segno della trasparenza”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca definisce il bilancio di quelli che, al netto, sono i quattro mesi di attività dell’amministrazione.
Quattro mesi caratterizzati, secondo De Luca, da una serie di emergenze cui si è dovuto far fronte fin dal momento dell’insediamento, nello scorso mese di luglio.
In primis, la “mazzata” della sanzione europea nei confronti della Campania per la questione rifiuti, seguita poi dalla crisi – perenne – della sanità con i cittadini rimasti senza copertura sanitaria, passando poi per la “corsa per essere pronti per Expo e rilanciare l’immagine della Campania”.
Attenzione posta anche sul decreto di “accelerazione della spesa dei Fondi europei”, licenziato dalla precedente giunta regionale a guida Caldoro. In merito, De Luca ha sottolineato che “a luglio in tutta la Regione Campania non vi era traccia di quello che fosse lo stato attuale dell’utilizzo dei fondi da parte dei 540 Comuni assegnatari”.
Tra i fiori che De Luca appunta al suo occhiello, il ripristino del fondo per la disabilità, la riapertura di alcuni cantieri simbolo e la stabilizzazione dei precari della sanità. Altro punto fondamentale toccato quello della sburocratizzazione: “Sbaraccheremo tutto, agevoleremo i lavori a tutti. Niene più bandi eterni. Nessuna perdita di tempo né di risorse”. Numerosi anche i progetti dedicati al mondo del lavoro.
“Abbiamo messo in circolo un miliardo e 600 milioni di euro di risorse vive nell’economia della Campania e voglio, al contempo, tranquillizzare i Comuni a cui non abbiamo ancora saldato il nostro debito. Sono in arrivo i vostri 109 milioni di euro”.
Ecoballe. “Il bando è pronto e strettissima sarà la vigilanza a cura dell’Autorità nazionale anticorruzione di Raffaele Cantone. Al via lo smaltimento di 800.000 tonnellate di Ecoballe. Contiamo di partire in primavera e sarà bellissimo vedere i primi treni o camion andare via. Ci vorranno due o tre anni ma ripuliremo tutto, andando a toccare certamente degli interessi”.
Il caso Arsan. “Sarà abolita, così come stabilito nella penultima seduta del Consiglio regionale. Abbiamo fermato dieci nomine clientelari fatte durante la campagna elettorale”.
Trasporti. “Abbiamo una quantità impressionante di contenziosi aperti, in primo luogo quello con le Ferrovie dello Stato per il mancato pagamento dei corrispettivi dell’intero 2013”.
Cultura. “I fondi destinati ai teatri San Carlo di Napoli e Verdi di Salerno sono motivati dal fatto che si tratta degli unici due teatri di tradizione della regione. Non per altro”.
Quindici leggi approvate in 4 mesi: “Abbiamo approvato il bilancio senza porre la fiducia. Direi che è un ottimo risultato. Abbiamo buttato il sangue. Per il 2016, il filo rosso di questa amministrazione sarà la sburocratizzazione. Siamo passati da 43 a 6 società. Proseguiremo nel rispetto dei lavoratori e delle professionalità ma andremo avanti come un treno. Metteremo le mani sui consorzi Asi e sugli Iacp. Risolveremo i problemi dei lavoratori dei Consorzi di Bacino e dei Forestali. Contratti e rivisitazione dei tetti di spesa delle strutture sanitarie e metteremo fine alla vergogna delle liste di attesa. Definiremo le retichette dell’emergenza-urgenza”.
Tra i provvedimenti in via di definizione anche la linea diretta con le Asl per la immediata distribuzione delle risorse destinate ai disabili. Inoltre, sarà avanzata la proposta di un accordo quadro con il Governo per la risoluzione del precariato campano: “Basta cortei e manifestazioni per le strade di Napoli. Non si può dare questa immagine della città. Dobbiamo dire stop al precariato ma questo non vuol dire che manterremo chi non ha intenzione di lavorare”.