Abusi sessuali e maltrattamenti in famiglia. E’ stato condannato a 10 anni di reclusione Vitale F., originario di Montecorvino Rovella. L’uomo è stato giudicato con la formula del rito abbreviato dal Gup del Tribunale di Salerno Mariella Zambrano. Una decisione ancor più severa rispetto a quella che era stata la richiesta del pubblico ministero Roberto Penna che al termine della requisitoria aveva chiesto la condanna ad otto anni. Ieri pomeriggio (intorno alle 16), al termine della camera di consiglio, il pesante verdetto. Del resto sul capo dell’uomo pendevano pesantissime accuse suffragate da un quadro probatorio ritenuto più che attendibile. Secondo l’accusa Vitale molestò ed abusaò delle figlie della compagna polacca. Il quarantanovenne, originario di Montercorvino Rovella, ha deciso, attraverso l’avvocato Michele Sarno, di essere giudicato con il rito abbreviato. Una triste vicenda consumatasi tra le mura familiari con un uomo diventato padre padrone che mostrava atteggiamenti violenti contro il figlio della compagna ed attenzioni morbose nei confronti delle due adolescenti. Dopo aver lasciato la moglie l’uomo aveva allacciato una relazione sentimentale con una donna di origine polacca. I due avevano deciso di convivere ma l’idilio è durato poco con l’uomo che ha mostrato fin da subito la sua indole violenta sia nei confronti della nuova partner sia verso i figli della donna. Quest’ultimi sono diventati oggetto delle proprie angherie dell’uomo. Nei confronti del ragazzo con atti violenti continuii e ripetuti. Ma, con il passare delle settimane, la situazione si è fatta ancora più pesante nei confronti delle due ragazze, una di sedici anni l’altra di diciotto. Il cinquantenne rivolgeva attenzioni sempre più morbose alle due sorelle fino a molestarle prima ed a cercare di consumare un rapporto sessuale. Per l’uomo le due giovanissime, ma già avvenenti, figliastre erano diventate un’ossessione e, nonostate il legame sentimentale e la giovane età delle ragazze, sfruttava la sua posizione predominante all’interno della casa per poter soddisfare i suoi istinti primordiali. Una situazione che era diventa esasperante. Da qui la decisione della donna polacca di sporgere denuncia contro v. f. Le indagini successive hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del quarantanovenne di Montecorvino accusato di violenza sessuale. L’uomo, difeso dall’avvocato Michele Sarno, aveva chiesto ed ottenuto di essere giudicato attraverso la formula del rito abbreviato che, tra l’altro, consente all’indagato, in caso di condanna, di avere uno sconto di pena fino ad un terzo. Ieri l’epilogo con la pesante condanna a dieci anni di reclusione con il legale difensore che ha già preannunciato ricorso in Appello.
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