Quello di Eduardo Bruscaglin al comando della polizia municipale di Salerno potrebbe essere tranquillamente classificato come “fantaritorno”. Il posto lasciato vacante da Anna Bellobuono, dimessasi tre giorni fa, dopo l’affiancamento di Luigi Della Greca nella trattativa con i sindacati (una decisione, quella dell’amministrazione, che di fatto avrebbe relegato l’ex comandante a mera ratifricatrice dell’accordo), di certo non sarà nuovamente occupato da Bruscaglin. E tra il paventato ritorno dell’ex facente funzioni della municipale – andato in pensione nell’aprile dello scorso anno – e la realtà ci sono due scogli insormontabili. Il primo, ovviamente, i raggiunti limiti di età. Il secondo, quello più importante, è il contenzioso legale aperto tra lo stesso Bruscaglin ed il Comune di Salerno. Un contenzioso dal valore di 300mila euro. «Sarebbe bello tornare – ha detto l’ex comandante dei vigili urbani di Salerno – ma non è certamente possibile. C’è un procedimento aperto con l’amministrazione comunale di Salerno e non posso far certo finta di nulla. Mi reco volentieri a salutare i ragazzi al comando ma più di questo non è certamente possibile». Non è possibile perché Eduardo Bruscaglin ha, qualche mese fa (come riportato su queste colonne, ndr), chiesto un conto salatissimo all’amministrazione comunale per i suoi sette anni da facente funzioni: in sostanza, espletava le funzioni da comandante (ff) ma in realtà era inquadrato come “posizione organizzativa di tipo A”, senza potere di firma e per tale remunerato ma con tutti gli oneri che l’incarico ricoperto portava con sé. Insomma, una vera e propria richiesta di risarcimento danni per lo scompenso creatosi tra le mansioni effettivamente svolte e gli stipendi ricevuti che, di fatto, inibisce e stronca qualsiasi ipotesi di un ennesimo mandato, seppur ad interim, per Bruscaglin. E mentre si ragiona sul successore di Anna Bellobuono subisce un nuovo stop il confronto tra Comune e sindacati. A dare semaforo rosso sono stati proprio i vigili urbani che ieri hanno tentato di riunirsi in assemblea per decidere se l’ipotesi d’accordo studiata da organizzazioni sindacali e Luigi Della Greca, incaricato dall’amministrazione di portare avanti la trattativa, potesse essere accettata. Una riunione che non si è tenuta in mattinata a causa degli animi tesi all’interno del corpo di polizia municipale: alla base, la sostanziale mancanza di garanzie che i punti previsti dal verbale vengano tutti rispettati. Garanzie carenti anche alla luce del fatto che, mancando il dirigente, non ci sarebbe nessuno che possa firmare – con conseguente assunzione di responsabilità – e dare il via libera in merito alla fattibilità delle soluzioni trovate tra le parti (Della Greca, infatti, non ha potere di firma). Ma se dal punto di vista tecnico-amministrativo pare ci siano degli ostacoli, cosa fatta dovrebbe essere l’approvazione del documento in giunta comunale. Gli assessori ed il sindaco Napoli si riuniranno questa mattina per l’adozione formale del provvedimento, cosa che non è stato possibile fare ieri a causa del mancato esperimento delle procedure previste dal sistema informatico.
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