Arriva il proscioglimento perché “il fatto non sussiste” per il capogruppo Pd alla Regione Campania Mario Casillo. Il Giudice per l’udienza preliminare, la dottoressa Laviano, ha ritenuto opportuno liberare da ogni capo d’accusa il consigliere regionale dei democrat Mario Casillo, mentre altre sette persone sono state rinviate a giudizio. I rinviati a giudizio, con l’accusa di peculato, sono: Angela Cortese (Pd), Enrico Fabozzi (Pd), Corrado Gabriele (Pd), Rosaria Anita Sala (Idv), Nicola Marrazzo (Idv), Carmine Mocerino (Udc), Pasquale De Lucia (Udc). Gli stessi accusati, nell’ambito dell’inchiesta, erano stati indagati per richieste di rimborsi “ambigue” che avevano motivato presentando all’ente di via Santa Lucia delle fatture ritenute non congrue con la carica svolta. Il processo avrà inizio il 2 febbraio dinanzi alla quarta sezione del Tribunale di Napoli, dove gli accusati dovranno deporre e discolparsi riguardo ad i capi di accusa a loro imputati. “Esprimo soddisfazione per la decisione del Tribunale di Napoli che, accogliendo la richiesta del pm ha emesso nei miei confronti la sentenza di non luogo a procedere, nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi al Consiglio regionale”. Così Mario Casillo. “Non ho mai messo in discussione l’operato della magistratura, che ha riconosciuto la correttezza della mia attività istituzionale. Ringrazio i miei legali Luigi Di Casola e Luigi Mennella”. L’udienza di ieri segue un filone partito già nella passata consiliatura regionale. Proprio in occasione delle ultime elezioni, per il gran numero di indagati, si alzò un polverone con addirittura qualche rinuncia alla candidatura da parte di candidati risultati indagati nell’inchiesta denominata rimborsopoli, i cosiddetti “impresentabili”. le reazioni “Farò valere nelle sedi opportune le mie ragioni, nel rispetto del lavoro svolto dai magistrati. Non posso, però, che essere sorpreso e amareggiato. Per questo, ho dato mandato al mio legale di formalizzare la richiesta per anticipare i tempi del giudizio”. Così il consigliere regionale Pd, Nicola Marrazzo, sul rinvio a giudizio che lo vede coinvolto per le presunte irregolarità nei rimborsi erogati ai consiglieri regionali della Campania. “Mi rendo disponibile a consegnare le mie memorie difensive, con le prove documentali, a chi voglia farsi la propria idea sui fatti contestati”, sottolinea.
Articolo Precedente
Cibo e dintorni: oggi e domani gli appuntamenti
Articolo Successivo
La proposta di Ciancio: «Pago la multa restaurando una parte del centro storico»
Categorie
- Inchiesta
- Extra
- L'iniziativa
- Ultimora
- Campania
- Cronaca
- Coronavirus
- Sport
- Regionali 2020
- Spettacolo e Cultura
- Politiche 2022
- Attualità
- amministrative 2023
- Video
- Tech
- Provincia
- Business
- Primo piano
- Senza categoria
- Editoriale
- Speciale Pcto 2024
- sanità
- Enogastronomia
- Web & Tecnologia
- Amministrative 2024
- Giudiziaria
- Politica
- Salerno
Tags
abusivo
auto
calcio
casa
cava
cavese
celano
costruzioni
crescent
de luca
direttore
discoteca
fiamme
fuoco
gagliano
gambino
incendio
ladro
lettere
NEWS
nocera
nocerina
no crescent
ordinanza
ordine
paganese
pagani
parcheggi
pastena
piazza della libertà
polizia
polizia municipale
porticciolo salerno
porto
poste
rapina
rotary
salerno
siniscalchi
soldi
sport
TOP
udc
vigili
vigili del fuoco