Non sussiste un reale pericolo di reiterazione del reato. E’ questa, sostanzialmente, la motiviazione che ha spinto i giudici del Tribunale del Riesame a respingere la nuova richiesta di misura cautelare avanzata nei confronti dei tifosi della Nocerina finiti nell’occhio del ciclone per il blitz nel ritiro dei rossoneri a poche ore dall’atteso derby con la Salernitana all’Arechi. Nello specifico è stato evidenziato che dopo l’episodio specifico del 10 novembre 2013 non sono state segnale nel ricorso presentato dalla Procura nuovi elementi e soprattutto nuovi episodi di violenza, in relazione a manifestazione sportive. Per tale motivo i giudici del Tribunale della Libertà che non sussistano i presupposti per accogliere l’istanza e “ripristinare il regime dei domiciliari per gli indagati. Termina così l’incubo dell’ex consigliere comunale Giuseppe “Pino” Alfano, Silvio Di Monaco, Antonio Angrisani, Lucio Pisapia, Fabio Bove, Biagio Bove, Francesco D’Amelia, Giuseppe Nasto e Giuseppe Faiella. L’esecuzione della misura cautelare resta sospesa, con una nuova pronuncia attesa dal Riesame, che a questo punto potrebbe ordinare nuovamente la stessa misura, o disporre in senso contrario un rigetto.
Ancora, sarà scontata in caso di nuovi arresti una ulteriore impugnazione del provvedimento da parte del collegio difensivo, composto dagli avvocati Felice Lentini, Gregorio Sorrento, Annalisa Califano e Michele Alfano, impegnati in una lunga contesa giudiziaria. I giudici del riesame in precedenza avevano rigettato analoga richiesta per Mario Autorino, Ivano Balestra, Giosuè Buono Palumbo, Antonello Califano, di Nocera Inferiore, Marco De Napoli, Montoro Inferiore, Daniele De Santis, Mariano De Santis, Umberto De Vivo, Roberto Di Mauro, Matteo Grande, Carmine Guarini, Roberto Marrazzo, Giuseppe Stanzione. rispondono di violenza privata aggravata da uso di armi, violenza e minaccia commessa in concorso «per aver intimato i calciatori della Nocerina calcio a non giocare il derby contro la Salernitana del dieci novembre 2013». La decisione dei giudici del Riesame (Pisapia, Rulli, Sgroia) dovrebbe chiudere la quaestio in relazione all’esigenza di applicare misure di natura cautelare agli indagati.