di Filippo Attianese
Rischia di cominciare nel peggiore dei modi la nuova avventura del Città di Nocera, almeno per i tifosi rossoneri. A meno di sette giorni dall’inizio della Coppa Campania, infatti, non è ancora certo se i sostenitori molossi potranno assistere all’esordio ufficiale contro la Rocchese. Un problema che nasce dall’indispinbilità dello stadio comunale Ravaschieri di Roccapiemonte, impianto ancora in fase di ristrutturazione. Nella passata stagione la compagine rocchese è stata costretta a disputare le gare interne al Wojtyla di Nocera Superiore ma anche questa soluzione, almeno per il momento, non sembra praticabile, visti i problemi dell’impianto del quartiere Pecorari. Al momento la società rossoblu ha indicato il Domenico Sessa di Castel San Giorgio come sede della gara e si attende l’assenso della Figc Campania. Già certo, comunque, che si giocherà di Sabato pomeriggio, ad orario federale. Tuttavia, a prescindere dal giorno prescelto, in un impianto del genere c’è il serio rischio che la gara venga giocata a porte chiuse, penalizzando così i sostenitori delle due compagini. Un leitmotiv che i tifosi rossoneri conoscono ormai fin troppo bene. Nella passata stagione la maggior parte delle gare in trasferta della Nocerina furono disputate a porte chiuse per motivi d’ordine pubblico; ed anche le gare interne, soprattutto nell’ultima parte della stagione con i continui spostamenti tra il Novi di Angri ed il Wojtyla di Nocera Superiore, si giocarono senza pubblico sugli spalti. Per le sfide interne quest’anno il problema non dovrebbe porsi, vista la disponibilità del San Francesco, stadio che fino a pochi mesi fa ospitava tranquillamente il calcio professionistico. Per le trasferte, invece, l’Eccellenza continuerà a star stretta ai molossi. Pochi gli impianti che potrebbero essere considerati adeguati ad ospitare i rossoneri; Palma Campania, Sorrento, Scafati e forse Sant’Antanio Abate: potrebbero essere queste le uniche trasferte consentite.