di Erika Noschese
Con l’avvicinarsi della notte di San Silvestro, il sottile confine tra celebrazione e tragedia si fa ogni anno più labile, spesso a causa dell’uso imprudente di fuochi pirotecnici o del ricorso al mercato nero degli esplosivi. Per arginare questo fenomeno e sensibilizzare la cittadinanza, il Nucleo Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno ha tenuto ieri una giornata di dimostrazioni e formazione, volta a illustrare le insidie nascoste dietro i festeggiamenti di fine anno. L’incontro ha avuto come obiettivo primario la distinzione tra i prodotti legali, certificati e sicuri, e i micidiali ordigni artigianali che ogni anno popolano le cronache. Protagonista indiscussa dell’allerta di quest’anno è la cosiddetta “Bomba Sinner”, l’ultima pericolosa trovata della criminalità legata ai botti illegali, tristemente nota per la sua potenza distruttiva. Come ogni anno, la produzione illegale segue le tendenze del momento per attirare acquirenti, spesso giovanissimi. Se in passato abbiamo assistito alla diffusione del “Pallone di Maradona”, della “Bomba Osama” o del “Kim il Coreano”, il 2025 vede la comparsa di un ordigno dedicato al campione di tennis Jannik Sinner, riconoscibile dal colore arancione dell’involucro. Ma dietro il nome di un idolo sportivo si nasconde un potenziale bellico. Il vicebrigadiere Michele Landi, esperto del Nucleo Artificieri di Salerno, ha spiegato con estrema chiarezza la pericolosità di questo manufatto: “L’ordigno Sinner è un po’ come il pallone di Maradona o altri personaggi del passato: è un ordigno esplosivo a tutti gli effetti. Basta considerare che sono sufficienti appena 15 grammi di materiale esplodente per portare via una mano se l’ordigno esplode accidentalmente; la Bomba Sinner ne contiene dai 100 ai 200 grammi, a seconda di chi lo confeziona e del materiale di recupero utilizzato. In queste condizioni, l’effetto diventa assolutamente devastante”. Durante la giornata di ieri, i Carabinieri hanno ribadito che la prima regola per la propria incolumità risiede nella scelta del canale di acquisto. Il mercato illegale, infatti, propone prodotti privi di qualsiasi test di stabilità chimica, rendendoli sensibili a urti o sbalzi termici. Il vicebrigadiere Landi ha delineato le linee guida fondamentali per i consumatori: “Innanzitutto, è fondamentale diffidare dai prodotti venduti fuori dal mercato legale, inclusi quelli che vengono considerati meno pericolosi. La regola principale è acquistare prodotti esclusivamente presso le rivendite autorizzate. È necessario rispettare rigorosamente le norme e le regole riportate su ogni prodotto classificato, dove sono indicate chiaramente le modalità di utilizzo. Non dobbiamo mai avventurarci a fare altre operazioni non previste dalle istruzioni”. Un punto su cui gli esperti del Nucleo Antisabotaggio si sono soffermati è la percezione del rischio legata ai prodotti di libera vendita. Spesso l’utente tende a sottovalutare la pericolosità di piccoli petardi o fontane luminose, ignorando che un uso improprio può comunque portare a lesioni permanenti. “Anche con i prodotti classificati, quelli cosiddetti sicuri, se facciamo un’operazione non prevista, anch’essi possono provocare gravi o gravissime lesioni. La prima vera regola di sicurezza sarebbe non utilizzarli affatto, ma poiché salutare il nuovo anno con i fuochi d’artificio è un’abitudine difficile da scardinare, specialmente nel nostro territorio, invitiamo almeno alla massima prudenza”. L’attenzione dell’Arma non si limita alla notte dei festeggiamenti, ma si estende alle ore successive, quando le strade si riempiono di residui pirotecnici. I fuochi rimasti inesplosi sono tra le principali cause di incidenti gravi che coinvolgono passanti e bambini nei primi giorni dell’anno. Landi ha spiegato il pericoloso meccanismo chimico che scatta quando un botto non esplode immediatamente: “Bisogna evitare assolutamente di provare a riaccendere fuochi inesplosi. Proprio questi ordigni, dal Capodanno in poi, sono quelli che creano i danni maggiori. Spesso, quando li si apre o li si manipola, l’ingresso di ossigeno può innescare una reazione che li fa scoppiare istantaneamente tra le mani”. L’appello finale rivolto alla cittadinanza è un invito alla collaborazione diretta con le forze dell’ordine per la bonifica del territorio: “Esorto tutti, grandi e piccini: se trovate un ordigno inesploso, non toccatelo. Non metteteci le mani sopra. Chiamate il 112 e aspettate che arrivi la pattuglia sul posto, in modo che gli operatori sappiano dove trovarlo e come intervenire. Una volta fatta la segnalazione, il vostro compito finisce lì: lasciate fare ai professionisti”. La giornata di formazione di ieri a Salerno ha mostrato quanto sia capillare l’impegno dei Carabinieri nel prevenire le stragi del 31 dicembre. La prevenzione, tuttavia, non può prescindere dalla responsabilità individuale. La “Bomba Sinner”, con il suo involucro arancione acceso, non è un gioco, ma una minaccia reale alla vita di chi la maneggia e di chi gli sta intorno. Le autorità ricordano che l’uso di prodotti illegali non solo mette a rischio la salute, ma comporta gravi sanzioni penali. Festeggiare il 2026 con consapevolezza significa scegliere la legalità e, soprattutto, il rispetto per la propria vita e quella degli altri.





