di Erika Noschese
Prima prova di forza per il neo presidente della Regione Campania, Roberto Fico che porta avanti la sua idea iniziale: una giunta tecnica, con almeno tre donne, per evitare malumori (che comunque ci sono e stanno emergendo con forza) tra i consiglieri eletti e non permettere ai primi dei non eletti di subentrare. Il successore di Vincenzo De Luca avrebbe in mente un piano preciso: realizzare un pool di lavoro che parta dalle sue conoscenze e dalle indicazioni dei partiti per una giunta nuova, che porti ricchezza intellettuale alla Regione Campania. La giunta dovrebbe essere presentata prima di Natale così da dare avvio alla consiliatura regionale. Tante le caselle che il nuovo presidente della Regione sta studiando per i suoi primi cinque anni, partendo dal presupposto di dare grande forza alla volontà degli elettori di votare per un consigliere regionale che resterà tale. Una mossa che sta ora riorganizzando le idee per la giunta che partirà sicuramente dal vicepresidente Mario Casillo, che non si è candidato ma che ha una forte esperienza vissuta negli anni di De Luca: assente dalla lista ha suddiviso i suoi voti tra Giorgio Zinno e Salvatore Madonna, primi due eletti Pd con, rispettivamente 39.457 e 38.990 voti. Casillo oltre alla vicepresidenza potrebbe essere anche assessore ai trasporti su cui ha lavorato molto in questi dieci anni di De Luca. Nel campo del presidente uscente salernitano il no agli eletti porterebbe l’assessorato, probabilmente all’ambiente a Fulvio Bonavitacola, che si è anche occupato in prima persona dello smaltimento delle ecoballe rimaste e continuerà a farlo. Per i socialisti potrebbe rientrare in giunta il segretario nazionale Enzo Maraio con i consiglieri eletti che avrebbero dato proprio questa indicazione con Giovanni Iovino, consigliere regionale eletto a Caserta, pronto a diventare capogruppo. Maraio guiderebbe l’assessorato al Turismo fino al 2027 quando rassegnerà le dimissioni per candidarsi alle Politiche e, a quel punto, potrebbe essere proprio un consigliere eletto a subentrare, magari il mister preferenze in salsa socialista Andrea Volpe, garantendo il posto al primo dei non eletti, Pasquale Sorrentino. Ruolo fondamentale lo giocherà il Pd che ambisce ad avere almeno tre assessori, pur provando a tirar dentro il quarto. Nei prossimi giorni il segretario campano Piero De Luca avrà un dialogo prima all’interno del partito e poi con Fico, portando una lista di possibili assessori del partito. De Luca vorrebbe portare in giunta Enza Amato, prima dei non eletti dem ma su questo nome potrebbe esserci il no del presidente che mira a tener fuori i consiglieri eletti e anche i primi dei non eletti, per non creare precedenti. Tra i nomi di possibili ingressi in giunta emerge intanto quello di Enzo Cuomo, sindaco di Portici, pronto alla nuova sfida. L’obiettivo di Fico è comunque anche di tecnici esperti anche al di fuori della politica vissuta, argomento che sta portando a una tensione con la lista di Renzi che si aspettava Buonajuto, eletto, che sarebbe diventato assessore lasciando l’ingresso di Cesaro, primo dei non eletti della lista, in consiglio regionale. Ma tensione si avvisa anche da Mastella e dall’uscente De Luca, che voleva almeno due assessori. A completare la rosa di nomi Ettore Cinque che potrebbe essere riconfermato assessore al Bilancio anche per garantire l’approvazione del bilancio nei termini previsti dalla legge. Per la Ricerca e l’Innovazione prende quota il nome di Enzo Lipardi, cofondatore di Città della Scienza. Restano ancora da assegnare Urbanistica, Formazione e Attività produttive. Per Sicurezza circola il nome di Paolo Siani, fratello del giornalista Giancarlo, ucciso nel 1985. E per l’Agricoltura si punterebbe su un altro eccellente ritorno: Alfonso Pecoraro Scanio che potrebbe essere affiancato da un pool di esperti che potrebbe tener dentro anche Michele Cammarano, tra i grandi esclusi di questa competizione elettoale. Resta ancora “vuota” la casella dedicata alla cultura, destinata ad un rappresentante della società civile. Il presidente Fico però garantirebbe agli eletti con un consenso importante la presidenza delle otto commissioni permanenti della Regione, per un percorso che consiglio e giunta faranno regolarmente uniti. Intanto, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, a margine dell’inaugurazione di “Ancora qui. Prologo”, mostra ospitata nel Real Albergo dei Poveri, risponde ai giornalisti in merito alla composizione della nuova giunta, chiarendo che le domande «vanno poste al presidente, non a me. Penso che Roberto Fico abbia tutte le capacità e le competenze per trovare una soluzione equilibrata». Il presidente dell’Anci ricorda che occorrerà «mettere insieme competenze e politica, ovviamente – precisa Manfredi – ascoltando tutte quelle che sono le diverse sensibilità della coalizione, tenendo conto anche del risultato elettorale. La cosa importante è fare una giunta forte, che possa operare bene, nell’interesse dei cittadini. Noi dobbiamo mettere davanti i cittadini, poi viene la politica».





