Angelo Vassallo: quanta ipocrisia tra gli amministratori - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Angelo Vassallo, il sindaco pescatore ucciso il 5 settembre 2010, è diventato un simbolo del Cilento. In tanti lo esaltano, lo ricordano, lo santificano, come del resto è giusto che sia, ma c’è una grandissima ipocrisia intorno alla sua figura, alla figura di un primo cittadino che ha dato la vita per il suo territorio, ponendo in essere la sua attività fino a trovare la morte per mano ancora ignota.

Oltre al movimento spontaneo di cittadini, di giornalisti liberi, di amministratori altrettanto liberi e di giovani di tutta Italia, categorie sapientemente guidate dalla fondazione che porta il nome di Angelo, c’è anche del sindaco pescatore chi ne riempie la bocca, ne parla in ogni occasione, lo porta come esempio, come un maestro, salvo poi cancellare la sua memoria.

È il caso del comune di Pollica e di alcuni rappresentanti dell’amministrazione. Il massimo esponente è ovviamente Stefano Pisani, il primo cittadino che ha succeduto Angelo Vassallo alla guida di Pollica. Gli scontri con la fondazione, con il presidente Dario e con il vicepresidente Massimo, fratelli del sindaco pescatore, sono ben noti a tutti. Note sono le posizioni di Pisani negli anni: dediche al predecessore, parole spese per colui che ha fatto la storia del Cilento e non solo.

Facciata e poco altro, ma tanta ipocrisia. Porta la sua firma, quella del primo cittadino, la richiesta di rimozione della Grande Onda, il monumento all’ambiente e al mare installato ad Acciaroli dalla fondazione e che è, purtroppo era, un ricordo dell’amministratore trucidato nel 2010.

“Il comune di Pollica – scriveva Pisani nel marzo 2024 – sta eseguendo lavori di riqualificazione nel porto di Acciaroli. Tra gli interventi c’è la sistemazione delle aree della banchina di riva e dell’isolotto del porto. A tal proposito – continuava la comunicazione – mi preme comunicarvi che sarà necessario provvedere alla sostituzione dei tre pini marittimi come previsto da un progetto di Angelo Vassallo”.

Un preambolo per annunciare che sarebbe stato necessario rimuovere la Grande Onda “che oggi versa, a causa dell’azione degli agenti atmosferici, in condizioni non proprio ottimali”. Oggi il monumento non è più ad Acciaroli, proprio perché rimosso, ma è stato installato nuovamente e inaugurato a Mattinata, in provincia di Foggia, dove il sindaco Michele Bisceglia l’ha fortemente voluto. Ma non è tutto.

Pisani e la sua amministrazione hanno fatto anche un altro sgarbo alla fondazione e alla memoria del sindaco pescatore. Il 20 ottobre 2021 la fondazione è stata allontanata dallo spazio che occupava all’interno del castello Capano di Pollica, edificio acquisito dall’allora amministrazione Vassallo con l’intento di conservarlo come bene comune. L’ambiente, utilizzato per sviluppare attività e iniziative dedicate alla figura di Angelo, è oggi passato sotto la gestione della società privata Future for Food diretta da Sara Roversi.

Nel computo di falsità ideologica non può essere escluso il consigliere Adriano Maria Guida, lanciatissimo e rampante cilentano che, nonostante la giovane età, ha già all’attivo numerosi cambi di casacca.

Nato come presidente del circolo Legambiente di Torchiara, oggi caduto nell’oblio, ha all’attivo una mai celata venerazione per Franco Alfieri, il già ospite delle patrie galere, tanto da sostenerlo apertamente in varie campagne elettorali con tanto di foto a futura memoria.

Già esponente del Partito Democratico, oggi rappresenta Europa Verde. Anche lui, molto spesso, parla della memoria di Angelo Vassallo come faro, come esempio per i giovani. Nel 2021 anche lui ha partecipato alla cacciata della fondazione.