Olga Chieffi
Conferenza affollatissima ieri mattina nel Salone del Gonfalone, per la seconda edizione di Musica d’Artista, che s’incunea nella programmazione delle luci d’Artista, grazie alla presenza benedicente del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ospite del suo Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, unitamente al Segretario Artistico del Teatro Comunale Giuseppe Verdi Antonio Marzullo, che ha di fatto presentato e realizzato il cartellone. Musica “d’Artista”, realizzata con il prezioso sostegno della Regione Campania e del Comune di Salerno, sarà tenuta a battesimo il 7, 8, 9 novembre, da uno dei titoli più noti del mondo dei Musical: Aggiungi un posto a Tavola, la commedia musicale italiana per eccellenza, quella con la C maiuscola che ha fatto ballare e cantare intere generazioni di spettatori. Firmata dalla inossidabile coppia artistica Garinei & Giovannini, musicata dal mitico Armando Trovajoli, Aggiungi un posto a tavola è un inno alla felicità e all’amore, alla speranza e alla solidarietà: una pioggia di buoni sentimenti, di leggerezza e spensieratezza. Questa nuova edizione vedrà la partecipazione di una star davvero speciale, Lorella Cuccarini, che ritroveremo nei panni dell’esuberante Consolazione. Il ruolo di don Silvestro, impegnato a salvare l’umanità da un nuovo diluvio universale, è “vestito” alla perfezione dal simpaticissimo Giovanni Scifoni. Le coreografie sono dell’indimenticabile Gino Landi, le scenografie imponenti – l’Arca, la canonica, la piazza, la tavola imbandita per tutto il villaggio (più uno) – riprendono quelle originali di Giulio Coltellacci. Secondo appuntamento in cartello, il 21 novembre sarà con la sinfonica In scena l’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno, con una coppia inedita in palcoscenico, ma non nella vita, Daniel e la figlia Romane al pianoforte, la quale debuttò a Salerno in duo con Giuseppe Gibboni, e ritorna a Salerno diretta dal padre. In programma Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 55 “Eroica” di Ludwig van Beethovencome ‘Sinfonia grande’ da Un compositore ben consapevole dell’eccezionalità della sua nuova creazione. Del resto, grande era stato l’impegno profuso nella composizione, dal 1802 al 1804, grande era l’orchestra schierata in campo, con l’aggiunta inusuale di tre corni, grandi erano le dimensioni – oltre 1800 battute per più di un’ora di musica – e grande, infine, era il dedicatario originario nonché ispiratore della sinfonia: Napoleone Bonaparte, che nell’immaginario di Beethoven rappresentava l’uomo nuovo, il difensore degli ideali repubblicani di libertà, uguaglianza e democrazia. Tuttavia la notizia dell’incoronazione di Napoleone a imperatore mandò su tutte le furie Beethoven che, in un impeto d’ira, stracciò la dedica a Bonaparte decidendo in seguito di dare alle stampe la Sinfonia n. 3 con il sottotitolo di “Sinfonia Eroica composta per festeggiare il sovvenire di un grand’uomo”. Ispirata alla figura dell’eroe, che sia reale o astratto poco importa, la Sinfonia n. 3 rappresenta per Beethoven il mezzo espressivo più potente per veicolare messaggi di portata universale. Sarà, invece, la giovanissima Romane Oren, che già ha preso la via del podio, ad eseguire il Concerto in la minore per pianoforte e orchestra, op. 54, di Robert Schumann, che risale agli ultimi mesi del fidanzamento frutto, dunque, di un breve momento di serenità nell’esistenza di Schumann incorniciato fra la stesura del primo movimento, che deriva dalla Fantasia del 1841, e degli ultimi due, scritti nel 1845. Domenica 23 novembre in scena ci sarà la Gioia di Danzare con Nicoletta Manni & Timofej Andrijashenko e i ballerini del Teatro Alla Scala. Un lieto ritorno questo della coppia in palcoscenico e in vita, che proporrà “La Gioia di Danzare”, uno spettacolo inedito che contribuisce a diffondere al pubblico italiano la bellezza della grande danza. In collaborazione con gli straordinari ballerini scaligeri, Nicoletta intende condividere la sua gioia di danzare in una serata variegata e unica nel suo genere: “La Gioia di Danzare” è proprio il senso ultimo dell’omonimo libro di Nicoletta che ripercorre la sua vita inevitabilmente intrecciata alla danza attraverso una dichiarazione di amore per il ballo che è anche un viaggio di libertà e scoperta di sé. Applaudiremo nuovamente classici intramontabili come il Grand Pas Classique, Carmen, Il Lago dei Cigni, Le Fiamme di Parigi; affiancati da coinvolgenti pezzi più contemporanei. Il 26 novembre torna il folle Vinicio Capossela con “Canzoni a manovella”un album considerato una pietra miliare della musica italiana d’autore. Questo concerto celebra il venticinquesimo anniversario del disco, una serata che affonderà le sue radici inarie, filastrocche, marce, “rebetici” e ninne nanne, creando un’opera “fuori tempo, nebbiosa e geniale”. Il 29 novembre RAF celebrerà anche con il pubblico salernitano i 40 anni della sua carriera il Self Control 40th Anniversary – Tour Teatrale. A quarant’anni dall’uscita di Self Control, Raf celebra uno dei brani simbolo degli anni ’80 con un concerto-evento imperdibile. Un viaggio tra successi intramontabili, nuove sonorità e ricordi generazionali, in uno show ricco di energia, emozione e grande musica “Oh, the night is my world, City life, painted girls. In a day, nothing matters. It’s the night time that flatters”. Iniziava con queste parole Self Control di Raf, la canzone che, 40 anni fa, diventò a sorpresa la hit dell’estate, andando in testa alla hit parade italiana. Poteva essere la canzone di un’estate, un tormentone, e passare via. Ma quando una canzone è grande rimane: oggi Self Control è una splendida quarantenne, una signora che ha la forza di una giovanissima, che è ancora bellissima. È un pezzo che sembra scritto ieri per quanto è fresco. Il basso pulsante, un giro di chitarra rock che le dà sostanza, peso, spessore; un mood notturno, sognante, sensuale. E una voce, quella di Raf, che ha dentro di sé sia ruvidità che dolcezza. Dopo Pavel Berman ancora un eccezionale violinista impreziosirà il palcoscenico del teatro Verdi Maxim Vengerov, grande scuola russa, in duo con la pianista Evgenia Startseva. In programma un raffinato repertorio per violino e pianoforte, tra capolavori del grande repertorio romantico e pagine virtuosistiche che esalteranno il talento assoluto di Vengerov, capace di unire tecnica impeccabile, profondità espressiva e carisma ineguagliabile. Il mese di dicembre ospiterà, il 10, la voce intensa e carismatica di Noemi. Con il Nostalgia Indoor Tour, un viaggio sonoro tra ricordi ed emozioni, arricchito da influenze blues, cantautorato contemporaneo e ballad intense. Sono già sold out, invece i due giorni della tappa salernitana del Tour di Claudio Baglioni, atteso per l’11 e il 12 dicembre. Piano di Volo Solo Tris”, il terzo, nuovo e perfezionato capitolo dell’esperienza musicale dal vivo nei teatri lirici. “Piano di Volo” è un concerto-racconto del cantautore, unico protagonista sulla scena. Un’impresa innovativa e sempre rinnovata, una trasvolata solitaria in cui l’interprete, il compositore, il musicista e l’intrattenitore s’incontrano tra musica e invenzione, parola e narrazione, storia e sperimentazione, rigore e improvvisazione. Le canzoni, nelle versioni solistiche, ritornano nella dimensione essenziale e nuda nella quale sono state create e costruite dall’autore – quando erano ancora soltanto “sue” – e, subito dopo, cercano atmosfere inedite, itinerari sconosciuti e luoghi stupefacenti verso cui andare. Ogni brano è un tragitto, una rotta, un’andatura sorprendente. Il 25 dicembre tornerà uno degli appuntamenti più attesi del periodo natalizio al Teatro: il tradizionale Concerto di Natale del Coro di Voci Bianche del Teatro “Giuseppe Verdi” di Salerno, una mattinata all’insegna della gioia, della dolcezza e dello spirito autentico del Natale. Il teatro Verdi presenterà poi, una recita del Nabucco di Giuseppe Verdi diretto da Daniel Oren. Intensa sarà la lettura di un Daniel Oren che “sente” con tutto se stesso quest’opera e cerca di offrirne sempre una linea di lettura fortemente ritmata, fortemente contrastata, in cui invita l’orchestra a seguire la parola, il crescendo della tensione drammatica, il legato degli archi, la qualità dei “fortissimi” ( “Si può suonare forte ma con classe!”), la compattezza negli assieme del coro, con polso duttile, mano sinistra eloquente nei segni d’espressione, associato a qualche grugnito primordiale e qualche salto. L’opera saluterà aa sensibilità narrativa di Plamen Kartaloff, il coro sarà affidato alle sicure ed esperte cure di M° Francesco Aliberti, mentre in scena ci sarà il mongolo d’oro, il baritono Amartuvshin Enkhbat, il tenore Fabio Sartori, e il soprano Ekaterina Semenchuck. A chiudere la rassegna “Musica d’Artista” sarà il Gran Gala di Capodanno, con l’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno, punto culminante dell’offerta culturale del Teatro durante il periodo di Luci d’Artista. Il nuovo anno si apre con un evento unico e memorabile, con la presenza di un’ospite d’eccezione, una voce straordinaria del panorama lirico internazionale: il soprano di Vallo della Lucania Maria Agresta, di studi salernitani, ora nel gotha mondiale della musica.





