Vincenzo De Luca tende la mano alle opposizioni - Le Cronache
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Vincenzo De Luca tende la mano alle opposizioni

Vincenzo De Luca tende la mano alle opposizioni

dall’inviato Andrea Pellegrino 

 

NAPOLI.

«Una vittoria elettorale è una assunzione di una diversa responsabilità. Non è la conquista di un bottino». Vincenzo De Luca è in gran forma, traccia il suo programma e tende la mano a tutti i consiglieri regionali. «Vi ringrazio: se un esponente della maggioranza o dell’opposizione viene a sottopormi un problema, se di interesse pubblico va bene, e mi ha aiutato a risolvere il problema». Il neo governatore annuncia il massimo d’apertura: «Ho una concezione della politica come servizio. E le critiche non mi interessano. Chi ti aiuta a correggere degli errori deve essere ringraziato. Non si perda il senso umano della battaglia politica. Le forze politiche del passato, nonostante le correnti interne, avevano in generale in senso umano della lotta politica. Avevano un senso oltre il quale non si doveva andare». «Io non vivo per una bandiera politica ma vivo per difendere dei valori», prosegue Vincenzo De Luca nel suo discorso inaugurale della nuova consiliatura regionale. «Ci sia un nuovo orgoglio da parte dei campani – dice – non abbiamo molti amici e voglio che sentano che ci sia una svolta e un nuovo orgoglio in questa regione». «Chiederò a tutti di essere rigorosi nel lavoro – prosegue riferendosi alla macchina burocratica regionale – non mi interessano le tessere di partito dell’apparato regionale, mi interessa che si raggiungano gli obiettivi nel rispetto delle regole e dei tempi». In mattinata Vincenzo De Luca era stato a colloquio con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Qui ho apprezzato – dice – l’invito del presidente della Regione Lazio per una collaborazione per sviluppare alcuni settori, come ad esempio la creazione di un polo Fiat tra il basso Lazio e la Campania». De Luca poi indica le priorità: «Dobbiamo concentrare le risorse europee su alcune priorità, come la portualità ed il turismo. Abbiamo – prosegue – la necessità di cambiare rotta affinché questa Regione non scivoli in basso. I dati che ci sottopongono sono seri e preoccupanti: si stima che saranno tantissimi i giovani che andranno via da qui. Bene – incalza – non dobbiamo vincere questa battaglia, assicurando una seria e concreta prospettiva alle nuove generazioni». Tra le emergenze, i 380 milioni di euro di fondi europei a rischio per il settore dell’agricoltura. «Per domani (oggi per chi legge, ndr) ho convocato una riunione urgente per fare un punto della situazione rispetto a questa emergenza: se non si spendono questi soldi entro dicembre tornano indietro. Ed è per questo che chiedo la collaborazione di tutti i consiglieri regionali rispetto a proposte o iniziative che possano essere sottoposte in tempi rapidissimi». Poi la sfida al Governo e alle imprese pubbliche. «Non consentiremo più che imprese pubbliche – spiega ancora De Luca – non investano in Campania. Apriremo un contenzioso con la Finmeccanica affinché investa in questa regione. E’ il tempo di reagire verso scelte nazionali che ci penalizzano. Basta con le furbizie, basta con la questione meridionale: questa storia deve finire». Infine sul turismo. «Non possiamo gestire fondi come se fossimo pro loco. Meglio decentrare queste funzioni ai comuni. Noi occupiamoci della programmazione».